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Cronaca

"Gettavano rifiuti speciali di ogni tipo nell'alveo del torrente e in un'area pubblica", 11 imprenditori a giudizio

La Procura dispone la citazione diretta. Un'area nei pressi dell'Asi e un piazzale di contrada Fondacazzo sarebbero stati sporcati con resti di pesce, frutta, ferro e masserizie varie

A processo con l'accusa di avere gettato rifiuti di ogni tipo nei pressi di un'area pubblica e nell'alveo di un torrente: il pubblico ministero della procura di Agrigento, Paola Vetro, ha disposto la citazione a giudizio di undici persone, fra imprenditori e rispettivi collaboratori, finiti sotto inchiesta per le accuse di abbandono e deposito non autorizzato di rifiuti e miscelazione non consentita di rifiuti.

La prima udienza è stata fissata per il 13 aprile davanti al giudice monocratico Giuseppe MIceli. Resti di pesce, frutta, ferro, masserizie varie e tanto altro ancora: un'area pubblica della zona dell'area di sviluppo industriale e persino l'alveo del torrente, nei pressi di Fondacazzo, sarebbero stati devastati dai titolari di svariate attività che avrebbero avuto l'abitudine di smaltire i rifiuti prodotti in questo modo.

A immortalare le scene sarebbero state le telecamere nascoste. Il pm, nelle scorse settimane, aveva fatto notificare a 14 indagati l'avviso a comparire per essere interrogati dalla polizia giudiziaria. In seguito all'atto istruttorio la lista è stata sfoltita a 11 e nei loro confronti è stato adesso disposta la citazione a giudizio. 

Si tratta di: Tommaso Sciara, 38 anni, di Agrigento; Mario Calogero Sola, 53 anni, di Agrigento; Maurizio Infantino, 58 anni, di Caltanissetta; Benedetto Catania, 50 anni, di Porto Empedocle; Toni Mario Angelo Lo Pilato, 47 anni, di Agrigento; Benito Cacciatore, 33 anni, di Aragona; Calogero Orsolino, 24 anni, di Agrigento; Luciano Terrazzino, 35 anni, di Agrigento; Settimio Barrale, 57 anni, di Agrigento; Calogero Meli, 56 anni, di Agrigento e Salvatore Montana Lampo, 28 anni, di Agrigento.

Tutti gli episodi al centro della vicenda risalgono al periodo compreso fra il giugno e l'agosto del 2018. Gli indagati sarebbero stati sorpresi alla guida di furgoni e mezzi simili, mentre scaricavano cartoni, polistirolo, materiale ferroso, sacchi di rifiuti vari, pesce, frutta e tanto altro prodotto con la propria attività. 

Gli imputati, attraverso i loro difensori (fra gli altri, gli avvocati Salvatore Pennica, Teresa Alba Raguccia, Michele Mosca e Daniele Re) potranno scegliere riti alternativi come il giudizio abbreviato o il patteggiamento. 

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