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Cronaca Favara

"Uccise compaesano violento dopo continue liti", chiesta conferma della condanna a 22 anni

Il pg propone di non modificare il verdetto a carico di Vincenzo Galiano, 81 anni, di Favara, accusato dell’omicidio premeditato di Baldassare Contrino, freddato a colpi di pistola

La conferma della condanna a 22 anni di reclusione per Vincenzo Galiano, 81 anni, di Favara, accusato dell’omicidio premeditato di Baldassare Contrino, ucciso a 73 anni il 2 luglio del 2018, a colpi di pistola.

E' stata chiesta dal sostituto procuratore generale Claudia Bevilacqua a conclusione della requisitoria del processo in corso davanti alla Corte di assise di appello di Palermo. I difensori dell'imputato, gli avvocati Antonino Gaziano e Calogero Vetro, in precedenza avevano chiesto di acquisire la testimonianza di due militari del Ris per introdurre nuovi elementi legati all'uso dell'arma.

I giudici, tuttavia, avevano ritenuto la prova non necessaria. L'imputato, che ha ammesso di avergli sparato, ha sempre sostenuto che, quella mattina, per strada, lo incontrò casualmente - quindi non fu un omicidio premeditato - e fece fuoco dopo essere stato aggredito a colpi di ascia alla testa. Un omicidio consumato dopo numerosi contrasti violenti: i suoi difensori hanno sostenuto che Galiano era stato aggredito più volte e senza motivo da Contrino e, quella mattina, aveva fatto fuoco per legittima difesa.

L'omicidio è avvenuto in contrada Caltafaraci, fra Agrigento e Favara. Contrino si trovava su un trattore e stava lavorando nella sua campagna. Dopo la requisitoria, c'è stata l'arringa difensiva dell'avvocato Vetro. L'altro difensore discuterà il 12 maggio e subito dopo sarà emessa la sentenza. 

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