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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Fallimento della farmacia De Simone, il Tar dà torto all'Asp

I giudici amministrativi si pronunciano con un'ordinanza cautelare sul contenzioso relativo al concordato dell'attività

Il Tar dà torto all'Asp nel lungo contenzioso che l'ha vista contrapposta a un'azienda farmaceutica. La vicenda scaturisce dal fallimento della farmacia di Canicattì "De Simone". La società Vajola, con sede a Palma, presentava una proposta concordataria chiedendo di acquistare l'azienda farmaceutica fallita, con annessi tutti i beni strumentali. La proposta, visto che nessuno dei creditori si era opposto, veniva omologata dal tribunale. 

L'Asp di Agrigento, però, rigettava l'istanza di voltura sulla base dell'asserita intervenuta decadenza dell'autorizzazione alla titolarità della titolare della farmacia fallita, perchè il provvedimento di omologazione era intervenuto oltre quindici mesi dopo la dichiarazione di fallimento. Il curatore fallimentare Filippo Lo Franco, assistito dagli avvocati Girolamo Rubino e Luca Perricone, avanzava un'istanza di accesso agli atti e l'Asp rispondeva di "non avere mai adottato alcun provvedimento dichiaratorio della decadenza di titolarità". La curatela, allora, si rivolgeva al Tar chiedendo la voltura che l'autorizzasse ad esercitare le attività. 

I giudici, ritenendo fondate le censure, hanno sospeso l'esecuzione del provvedimento impugnato con un'ordinanza cautelare che obbliga all'Asp di rilasciare la voltura nell'attesa di una decisione di merito. 

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