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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Emergenza all'ospedale di Sciacca Bono scrive alla Regione

Il sindaco ha chiesto urgente verifica e incontro con le autorità sanitarie, non escludendo di...

Disagi al Pronto Soccorso dell’ospedale di Sciacca. Il sindaco Vito Bono ha inviato una lettera al presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, all’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, e al commissario dell’Asp di Agrigento, Salvatore Messina.  Bono ha chiesto una urgente verifica e un incontro con le autorità sanitarie, non escludendo di mettersi alla testa di un movimento di protesta di cittadini.

L'urgenza è nata anche in seguito a una "dettagliata e allarmata lettera della sezione di Sciacca del Tribunale per i Diritti del Malato e vari reportage dei locali organi di informazioni hanno evidenziato una situazione di caos e di estremo disagio per i pazienti, molti dei quali anziani, nella Medicina d’Urgenza dell’ospedale “Giovanni Paolo II” , scrive Bono nell'incipit.

"Si parla
- continua il sindaco - soprattutto di anziani costretti per diversi giorni sulle barelle in attesa di un posto letto nei reparti dell’ospedale di Sciacca o di altri nosocomi siciliani. Una situazione incresciosa, mortificante e inaccettabile che costringe il personale del Pronto Soccorso e gli organismi direttivi ad un estenuante lavoro".

"Si chiede agli organi di governo e all’assessorato regionale alla Sanità di intervenire, per effettuare una meticolosa e urgente verifica di quanto è avvenuto, per accertare se sia necessario migliorare i servizi e potenziare il personale, se non sia il caso di incrementare anche il numero dei posti letto in Medicina Generale in base anche alle necessità stagionali o a bisogni improvvisi e imprevedibili. Al direttore provinciale dell’Asp di Agrigento che legge per conoscenza, si chiede un incontro in una giornata della prossima settimana che cortesemente vorrà comunicare. La città di Sciacca 
- conclude Bono - non può accettare i disagi e i disservizi all’interno del suo presidio sanitario. Se non si dovessero prendere gli opportuni ed efficaci provvedimenti, non escludo di mettermi alla testa di un movimento di protesta di cittadini. Mi permetto, infine, di non condividere la decisione delle autorità sanitarie di non consentire alle tv locali, come ormai da tradizione in ogni località sede di ospedale, di riprendere il primo nato del 2012”.

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