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Cronaca

Le regioni in giallo a Natale e il nodo delle restrizioni per le feste

Crescono contagi e numeri dagli ospedali, anche se il "super Green pass" dovrebbe consentire al momento di non imporre limitazioni particolari nelle regioni dove non scatterà la zona gialla

L'epidemia di coronavirus in Italia è in rapida espansione. "Il valore di Rt è intorno a 1.2, secondo i dati preliminari. Stasera o domani avremo i dati più aggiornati, ma è evidente che siamo in una situazione di crescita della circolazione virale", ha detto Silvio Brusaferro, presidente dell'Iss, in audizione in Commissione Affari costituzionali del Senato. In generale, ha spiegato Brusaferro, siamo ancora in una situazione epidemica. La curva è in crescita e l'incidenza settimanale, a ieri sera, è pari a 173 casi ogni 100mila abitanti. L'epidemia sta ancora aumentando in termini di nuovi infetti. I dati europei mostrano che ci troviamo in una situazione particolarmente significativa in tutta l'Ue, in particolare nei paesi confinanti". "Per quanto riguarda l'occupazione dei posti letto, c'è una crescita di un punto percentuale ogni settimana", ha aggiunto Brusaferro. Il dato nazionale relativo all'area medica aggiornato al 6 dicembre si attesta al 9,9%, mentre in terapia intensiva si arriva al 7,5%. Per Brusaferro questi dati indicano che "ci troviamo di fronte ad una crescita della circolazione".

Covid e Natale, cosa intende fare il governo

Nonostante la situazione, il Natale non dovrebbe essere a rischio e non dovrebbero esserci ulteriori restrizioni, come invece ventilato in queste ultime ore. Parola del sottosegretario alla Salute Andrea Costa, che a una domanda su un'eventuale nuova stretta in vista delle feste ha replicato: "Il Super green pass è stato fatto per permettere un Natale diverso e non ci sono in previsione nuove misure". Costa ha aggiunto: "Dobbiamo sottolineare che 46 milioni di concittadini si sono vaccinati e grazie a questo risultato il nostro Paese sta attraversando una fase migliore. Stanno riaumentando le prime dose, molti che avevano paura si stanno rassicurando".

Da ieri è in vigore il super Green Pass, con un boom di certificazioni scaricate negli ultimi due giorni: in 24 ore il 5 gennaio sono stati scaricati 1,3 milioni di pass, sono invece stati oltre 1,2 milioni (1.214.979) quelli scaricati ieri.

"10mila classi in dad su 400mila"

Resta poi il nodo della scuola. Il presidente dell’Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli, ha fotografo la situazione ad oggi: "In questo momento ci sono circa 10mila classi in Dad in tutta Italia. Il totale delle classi nel nostro Paese è 400mila, quindi 10mila è sicuramente un numero consistente, ma rispetto al totale non c'è paragone e comunque non c'è paragone rispetto ad un anno fa".  Dai presidi arriva l'appello al governo affinché vengano approvate le misure necessarie "a porre un freno a questa risalita perché nessuno si vuole ritrovare in una situazione comparabile a quella dell'anno scorso".

Per quanto riguarda il tracciamento nelle scuole, Giannelli ha ribadito che "le Asl si sono trovate in grande difficoltà nell'applicare il protocollo del 3 novembre che si basava su due prestazioni che dovevano essere compiute con grande celerità: il testing e il tracciamento dei contat. Il preside può mettere la classe in dad, ma a stabilire se ci deve essere una quarantena deve essere la Asl. Per fare tutto questo serve una grande celerità, se il tampone che si dovrebbe fare fin dal primo giorno, lo si fa il terzo o il quarto è ovvio che il preside metta tutti in dad e tutti in dad rimangono. Venendo meno il presupposto della celerità, a causa delle carenze di personale e organizzative delle asl, si è scatenato tutto quel putiferio che abbiamo visto la settimana scorsa. Per fortuna si è risolto in meno di 24 ore. Ho invitato il generale Figliuolo ad intervenire, con i mezzi di cui dispone, per supportare le asl perché ce n'è bisogno" compreso l'utilizzo dell'Esercito. Infine il presidente ha invitato "tutte le famiglie a vaccinare i bambini. I pediatri sono concordi nell'affermare che non vi è nessun problema e che i vaccini garantiscono sicurezza anche ai più piccoli"

(fonte Today.it)

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