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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Covid, in Italia prevale il giallo ma per la Sicilia si prospetta ancora la zona arancione

In giornata la decisione del ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base delle indicazioni della cabina di regia. Lungo lo Stivale sale ancora l'indice Rt (a 0.89) ma scende l'incidenza. Il miglioramento dei parametri registrato nell'Isola negli ultimi giorni potrebbe non bastare per il cambio di fascia

Sale anche questa settimana l'indice Rt in Italia: il parametro che descrive il tasso di contagiosità del Coronavirus. E' passato dallo 0.85 di sette giorni fa a 0.89. È questa l’indicazione su cui si stanno concentrando le valutazioni degli esperti della cabina di regia per il monitoraggio settimanale, coordinato dall'Istituto superiore di sanità (Iss) e dal ministero della Salute. E proprio in base ai dati sui contagi Covid, oggi è attesa la nuova ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, sui nuovi colori delle regioni a partire da lunedì 10 maggio. La Sicilia sembra però destinata a restare arancione. Il miglioramento dei parametri registrato negli ultimi giorni potrebbe non bastare per il cambio di fascia. Perché questo avvenga infatti, i progressi devono essere consolidati su due settimane consecutive. 

La Valle d'Aosta, unica zona rossa rimasta nel nostro Paese, potrebbe passare in arancione, Puglia, Basilicata e Calabria sperano di finire in zona gialla, il Veneto rischia di diventare arancione, la Sardegna invece resta in bilico. L'incidenza dei casi, invece, sempre secondo gli ultimi dati raccolti, è in discesa, passando dal valore di 146 registrato nel monitoraggio della scorsa settimana e toccando, oggi, quota 127. Insomma, secondo gli esperti il rischio in Italia per l'epidemia di Covid è in una fase di miglioramento generale, con nessuna regione a rischio alto per la seconda settimana consecutiva.

Secondo la bozza, scende il numero di regioni che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica: sono 5 contro le 8 della settimana precedente. Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è sotto la soglia critica (27%), con una diminuzione nel numero di persone ricoverate che passa da 2.748 (27/04/2021) a 2.423 (04/05/2021). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende ulteriormente ed è sotto la soglia critica (29%). Il numero di persone ricoverate in queste aree passa da 20.312 (27/04/2021) a 18.176 (04/05/2021). Soltanto una regione (Calabria) riporta un'allerta di resilienza, nessuna riporta molteplici allerte.

Da tenere a mente però il pericolo varianti. "La ormai prevalente circolazione in Italia della variante B.1.1.7 (nota come variante inglese) e la presenza di altre varianti che possono eludere parzialmente la risposta immunitaria - si legge nella bozza del monitoraggio - richiede di continuare a mantenere particolare cautela e gradualità nella gestione dell'epidemia". 

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