rotate-mobile
Cronaca

Colle e cattedrale, il geologo Calamita: "La frattura si allarga sempre di più"

L'esperto: "Gli interventi tampone al Duomo, in fase di aggiudicazione all'Urega, non serviranno a molto se la collina a scivolare"

"Il costone sul quale sorge la cattedrale di San Gerlando non si è fermato. E' in continuo movimento, secondo quanto è stato rilevato dagli inclinometri e fessurimetri posizionati dalla Protezione civile. Strumentazioni che evidenziano come la fessura dentro il pavimento della cattedrale si è ampliata. E gli interventi che sono stati fatti e che verranno fatti sulla cattedrale non sono che interventi tampone perché se scivola la collina trascinerà con se tutto quello che c'è sopra". Lo ha detto ieri il geologo Antonio Calamita che da un ventennio studia e tiene d'occhio le condizioni della collina e della cattedrale di Agrigento.

Dottore Calamita, la faglia continua ad allargarsi. Ma da quando è così?

"Questi movimenti porteranno ad un danno irreparabile. La frattura non soltanto non si ferma ma si amplia. I movimenti sono stati anche messi in relazione con la piovosità. Ma a prescindere dal fatto della piovosità, che è ininfluente, non ci sono dubbi, se continua così, che la cattedrale cadrà. Il rischio è concreto e non è fatto per creare allarmismi. E' da 15 anni che si è osservato questo fenomeno".

E cosa si è fatto?

"Ben poco. Se cade la cattedrale rovinerà a valle, ossia sulla via 25 Aprile, anche Sant'Alfonso. Stiamo scherzando con il fuoco. Dopo 15 anni ancora si attende un intervento risolutivo. Il piano di scivolamento accertato dai sondaggi è di circa 15, 16 metri".

Ma non si può fare niente?

"Con i moderni sistemi di ingegneria geotecnica si può fare. Ci sono tecnologie per fermare e dare una certa stabilità. Ma ancora non c'è il progetto che è essenziale e propedeutico".

La messa in sicurezza della cattedrale, il cui progetto è in gara d'appalto all'Urega, quindi non servirà a niente?

"Sono stati già fatti alcuni interventi sulla cattedrale che le hanno consentito di restare in piedi. Questi che sono in fase d'appalto saranno interventi tampone, la parte Settentrionale è staccatissima. Se continua a scivolare la collina non serviranno a molto".

Di fatto sul ciglio della montagna era meglio non costruire?

"Ci sono cigli di calcarenite che non hanno condizioni di stabilità eterna, come al viale Della Vittoria ad esempio. Quando venne costruita la cattedrale non c'erano le competenze per potere capire, ma la cattedrale è stata costruita bene perché la fondazione Nord-Occidentale è più bassa rispetto alla restante parte. Quindi sapevano costruire, ma non c'erano le competenze per appurare la discontinuità tettonica".

Quindi la faglia c'era e c'è ancora...

"Sì è così. C'è una discontinuità tettonica che va da piazza Bibbirria a piazza don Minzoni. E il suo ritmo è costante. Se annualmente si parlava di una frattura con una velocità di 2,5 millimetri lungo il costone e di 3 millimetri annui nella zona della scalinata del duomo, adesso dopo tutti questi anni siamo arrivati a parlare di centimetri. Molti centimetri".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Colle e cattedrale, il geologo Calamita: "La frattura si allarga sempre di più"

AgrigentoNotizie è in caricamento