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Cronaca

Caso "Ecap", notificati gli avvisi di conclusione delle indagini

Gli indagati sono 8, tra cui il legale rappresentate dell'ente di formazione, Ignazio Valenza, i marescialli dei carabinieri Antonio Arnese e Vincenzo Mangiavillano, gli impiegati dell'Ecap e un appuntato dell'Arma

La Procura della Repubblica di Agrigento ha notificato l'avviso di conclusione delle indagini per 8 persone indagate nell'ambito dell'inchiesta denominata "Ecap", al centro della quale ruotano presunti omessi controlli all'ente di formazione in questione, in cambio di assunzioni. Gli indagati avranno adesso la possibilità, entro 20 giorni dalla notifica dell'avviso, di chiedere di essere interrogati. Trascorsi i termini, la Procura potrà chiedere il rinvio a giudizio.

Si tratta di Ignazio Valenza, avvocato 50enne di Agrigento, già assessore al Comune e legale rappresentante dell'Ecap; Antonio Arnese, 45 anni, maresciallo dei carabinieri ai tempi al comando del Nucleo ispettorato del lavoro di Agrigento; Mario Carmina, 48 anni, impiegato dell'Ecap; Giuseppe Valenza, 46 anni, impiegato dell'Ecap; Vincenzo Mangiavillano, 59 anni, maresciallo dei carabinieri, ex comandante della Sezione di Polizia giudiziaria alla Procura di Agrigento; Sebastian Daniele Castelli, 59 anni, impiegato dell'Ecap; Calogero Volpe, 46 anni, impiegato dell'Ecap; e Felice Portelli, 43 anni, appuntato dei carabinieri in servizio al Nucleo ispettorato del lavoro.

L'indagine, condotta dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Agrigento e coordinata dal procuratore aggiunto Ignazio Fonzo e dal sostituto Andrea Maggioni, ha riguardato principalmente l'assunzione della moglie di Antonio Arnese all'Ecap di Agrigento. Secondo l'accusa, l'ex comandante dei carabinieri del "Nil" avrebbe incontrato Ignazio Valenza, legale rappresentante dell’ente di formazione, al fine di ottenere l'assunzione a tempo indeterminato della propria moglie presso la struttura di accoglienza per minori "Casa amica onlus", presieduta dallo stesso Valenza.

Per la Procura della Repubblica, inoltre, Arnese - in qualità di ispettore del lavoro - avrebbe eseguito un controllo all'Ecap nell'ottobre del 2011, che gli inquirenti definiscono "erroneo, blando e del tutto lacunoso, piegando la propria funzione istituzionale di Ispettore del Lavoro all’interesse dell'ente oggetto del suo controllo".

Al maresciallo Vincenzo Mangiavillano, ex comandante della Sezione polizia giudiziaria della Procura, viene invece contestata la rivelazione del segreto d'ufficio: il sottufficiale dell'Arma, avvalendosi di notizie d’ufficio che dovevano rimanere segrete, avrebbe tenuto informati Ignazio Valenza e Antonio Arnese sullo stato delle indagini della Guardia di finanza a loro carico. 

Ignazio Valenza è inoltre indagato, insieme ai quattro lavoratori, per aver violato la legge regionale cosiddetta "blocca assunzioni", per assumere a tempo indeterminato i lavoratori Giuseppe Valenza, Mario Carmina, Sebastiandaniele Castelli e Calogera Volpe. Gli impiegati, che erano già lavoratori dell'Ecap con un contratto "a progetto", sarebbero stati consapevoli dell'illecito commesso. 

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