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Sabato, 27 Aprile 2024
Il grande inganno

Boom di vendite di farmaci anti-diabete usati per dimagrire: "Falsi e pericolosi"

Dopo le restrizioni alle prescrizioni di Ozempic, che rischiavano di finire, in tanti si sono fiondati a comprare su internet medicinali a base di semaglutide. Trovando però una brutta sorpresa

La frenesia di ottenere farmaci a base di semaglutide, il principio attivo anti-diabete che aiuterebbero anche a dimagrire, sta spingendo molte persone ad acquistare medicinali falsi e pericolosi per la salute. Il caso è scoppiato alcuni mesi fa, quando è stata registrata la carenza di Ozempic, un farmaco per combattere il diabete di tipo 2, sponsorizzato da numerosi influencer come prodotto capace di ridurre l'obesità. A fronte delle eccessive richieste di prescrizioni, motivate dalla volontà di perdere peso, sono state imposte severe restrizioni alla vendita di questo prodotto. L'obiettivo è stato quello di evitare maggiori rischi per chi davvero ne aveva bisogno e non riusciva a comprare il medicinale. Per aggirare le limitazioni i pazienti si sono fiondati su farmacie online, social media o centri estetici pur di accaparrarsi il farmaco che li aiuterebbe a scendere di peso. Le limitate forniture in Europa hanno indotto dei truffatori a produrre e vendere delle miscele false e potenzialmente pericolose. Al momento dell'iniezione si può mettere a repentaglio la propria vita. Il fenomeno risulta diffuso in tutta Europa, inclusa l'Italia.

L'inganno delle spa

L'Agenzia europea dei farmaci, che garantisce per la sicurezza ed efficacia dei medicinali negli Stati membri dell'Unione europea, rifiuta ogni responsabilità per le iniezioni false inviate ai cittadini europei da farmacie e laboratori online fraudolenti. Il fenomeno necessita però di un controllo, vista l'impennata di vendite online illegali. In Irlanda le importazioni illegali sono aumentate di sette volte nei primi sette mesi di quest'anno. C'è poi chi presenta prescrizioni false pur di procurarsi il farmaco, come accertato in Francia. Altra fonte di acquisto sarebbero alcuni stabilimenti termali, dove il semaglutide (o sue imitazione) verrebbe venduto senza prescrizione medica. Per questa ragione la casa farmaceutica danese Novo Nordisk, che produce l'Ozempic, ha fatto causa negli Stati Uniti ai centri termali, alle spa e alle cliniche che avrebbero commercializzato e venduto illegalmente prodotti che affermano di contenere semaglutide. Nello specifico per ottenere il principio attivo le spa avrebbero fatto ricorso al cosiddetto "compounding": la pratica consente di produrre un farmaco con una formula personalizzata nell'ipotesi in cui un soggetto risulti ad esempio allergico ad una delle componenti del medicinale. Di fatto però i prodotti venduti con questo metodo risulterebbero contraffatti.

Miscele pericolose

La maggior parte del semaglutide acquistato online potrebbe essere una versione contraffatta, con livelli di tossicità non ancora noti. Peggio ancora potrebbe trattarsi di un falso contenente tutt'altri ingredienti: dall'acqua zuccherata ai metalli pesanti, o addirittura veleni. Sono numerosi i siti online in Europa che offrono "semaglutide" in vendita a prezzi che variano dai 100 euro a diverse centinaia per ottenere una fornitura settimanale. Secondo il giornale Politico ci sarebbe un sito, con sede nel Regno Unito, che mostra agli utenti come mescolare due ingredienti insieme per produrre il farmaco. La truffa è quindi diffusa. Ad occuparsi del caso ci sarebbe l'Europol. Uno dei suoi portavoce ha dichiarato al quotidiano Politico: "Siamo consapevoli di questo fenomeno e attualmente sosteniamo le attività operative mirate al traffico di tali sostanze illegali. Poiché le attività operative sono attualmente in corso... non siamo in grado di comunicare ulteriormente in questo momento".

Rischio suicidio

Va sottolineata in questo contesto anche l'indagine, partita a luglio di quest'anno, da parte del comitato per la valutazione dei rischi sulla farmacovigilanza (Prac) dell’Agenzia Europea dei Medicinali (Ema). Il comitato ha avviato una revisione dei dati a seguito di alcune segnalazioni presentate dall’Agenzia islandese del farmaco, che avevano denunciato come alcuni medicinali destinati a combattere l'obesità, inclusi quelli a base di semaglutide, potrebbero favorire l’insorgenza di pensieri autolesionisti e suicidari in coloro che li assumono.

Una moda pericolosa

Il principio attivo della semaglutide è presente in due farmaci: l'Ozempic, adoperato per il trattamento del diabete, e il Wegovy, adoperato anche per il trattamento dell’obesità, che prevede posologie maggiori di quelle utilizzate nel trattamento del diabete mellito. Quest'ultimo non è ancora commercializzato in Italia, mentre in Europa è presente in Danimarca, Norvegia, Germania e Regno Unito. Il boom di vendite a partire dal 2021 ha preso avvio da uno studio clinico pubblicato sul New England Journal of Medicine da cui risultava che i pazienti obesi hanno perso circa il 15% in più del loro peso corporeo rispetto a quelli trattati con placebo nell'arco di 68 settimane. A quel punto numerosi influencer hanno iniziato a postare video su Tik Tok, Youtube ed altri social, promuovendo l'uso di questi farmaci per perdere rapidamente peso.

Da quel momento è partita una corsa sfrenata all'acquisto, che ha determinato l'esaurimento delle scorte, con rischi gravissimi per i pazienti affetti da diabete di tipo 2, che senza quel medicinale rischiano ad esempio l'iperglicemia. Le autorità europee si sono adoperate per un maggiore controllo delle vendite e per prescrizioni più severe. L'agenzia italiana del farmaco ha diffuso una nota informativa per ricordare che l'Ozempic "è indicato esclusivamente per il trattamento di adulti affetti da diabete mellito di tipo 2" e che "ogni altro utilizzo, inclusa la gestione del peso, rappresenta un uso off-label e attualmente mette a rischio la disponibilità di Ozempic per la popolazione indicata".

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