L'arresto dei funzionari del Servizio centrale di protezione, Cutrò: "Non cediamo allo sconforto"
L'Associazione Nazionale Testimoni di Giustizia appresa la notizia dell'arresto di due funzionari e di un assistente capo della polizia del Servizio Centrale di Protezione del Ministero degli interni per il furto di 600 mila euro dei fondi messi a disposizione dello Stato per la tutela e la assistenza dei collaboratori di giustizia e dei testimoni di giustizia seppur dolorosa e amara non cede il passo allo sconforto dal momento che il Servizio Centrale di Protezione scoperto il furto ha agito con prontezza e severità denunciando i colpevoli del furto del denaro destinato a sostegno di chi denuncia. Pur ribadendo il grave rammarico per questa vergognosa vicendail sistema di protezione in autotutela ha messo in moto gli anticorpi per stroncare la distrazione dei fondi dal programma speciale di protezione.