Ignazio Cutrò è costretto a convivere con questo fastidio da 4 anni: "Per risolvere il problema basterebbe sostituire la batteria tampone che costa poco più di 10 euro. L'ho più volte segnalato alle autorità ma nessuno è mai intervenuto"
La pubblicazione di alcuni stralci delle perizie precedentemente secretate hanno indotto il testimone di giustizia a chiedere i danni agli enti pubblici che avrebbero ostacolato le attività di impresa cagionandone la chiusura definitiva
L’imprenditore di Bivona ha atteso l’arrivo in città del governatore dell’Isola per chiedere l’inserimento negli organici della Pubblica Amministrazione regionale di quattro testimoni di Giustizia
«La nostra indignazione è ancora più forte quando leggiamo che, come denuncia lo stesso Cutrò, giace dal giugno 2011 una perizia di funzionari del Ministero dell'Interno - si legge nella nota di Cgil - nella quale emergerebbe che la sua azienda andava aiutata con un mutuo da 300mila euro, di durata decennale, senza interessi. Ma non è mai avvenuto»
«È stata una visita importante, un incontro dal forte valore simbolico. Ma è stato anche un momento di concretezza di come le Istituzioni possano e debbono agire a sostegno di chi ha osato sfidare la mafia in Sicilia». Lo ha detto Ignazio Cutrò al termine dell'incontro con la presidente dell'antimafia, Rosy Bindi, e con il vice presidente Claudio Fava
Entreranno in servizio a breve nella pubblica amministrazione, molti di coloro che da anni sono costretti a vivere lontano dalla loro terra d'origine. Chi, poi, non potrà venire in Sicilia per motivi di sicurezza, lavorerà fuori dall'Isola a carico della Regione
L'"Associazione nazionale testimoni di giustizia" comunica che nella mattina del nove di aprile i primi testimoni di giustizia verranno assunti dalla Regione Sicilia
La Cgil Agrigento chiede al prefetto Nicola Diomede di convocare, "come già avvenuto nel recente passato, le associazioni antiracket, le Istituzioni locali e tutte le associazioni imprenditoriali affinché si possa, con una iniziativa pubblica e visibile, far sentire la propria vicinanza concreta a persone come Ignazio Cutrò e a tutti quegli imprenditori che vogliono liberarsi dal dominio mafioso"
L'Associazione nazionale Testimoni di Giustizia esprime "la propria soddisfazione per la conclusione della "fase istruttoria" della Commissione centrale sul provvedimento legislativo che, a breve, porterà alla assunzione nella Pubblica amministrazione della Regione Sicilia"
Davanti a Palazzo d'Orleans, sede della Presidenza della Regione, Ignazio Cutrò, Giuseppe Carini, Piera Aiello, Vincenzo Conticello, Bruno Piazzese, i coniugi Candela e molti altri testimoni antimafia hanno deciso di manifestare contro la mancata applicazione della legge regionale che prevede la loro assunzione nella Pubblica amministrazione
Intervento di Ignazio Cutrò, imprenditore di Bivona e presidente dell'"Associazione nazionale dei testimoni di giustizia", che commenta l'ok del commissario dello Stato per la Regione siciliana