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Ricostruzioni e chiarimenti

"Non c'è più acqua, stanno arrivando navi cisterna e chiuderanno le attività": messaggio innesca l'allarme, il prefetto: "E' un fake"

Filippo Romano: "L'ufficio territoriale del governo emette solo comunicazioni istituzionali indirizzate agli organi di stampa e pubblicati sul nostro sito internet. Quelle che hanno toni allarmanti indirizzate a creare disagio nella popolazione saranno perseguite nei termini di legge"

La crisi idrica c'è. Il presidente della Regione, Renato Schifani, ha chiesto lo stato d'emergenza nazionale e ha annunciato l'intenzione di ripristinare il dissalatore di Porto Empedocle. Mentre l'Aica cerca di fronteggiare, pianificando ed effettuando interventi di manutenzione, la dispersione della preziosa risorsa, dalla prefettura di Agrigento fanno avanti e indietro i primi cittadini. All'inizio del mese, durante l'assemblea dei sindaci di Aica, il prefetto Filippo Romano è stato chiaro: "Se necessario, requisiremo tutte le fonti private per utilizzarle”. Per la siccità è innegabile e difficoltà e disagi si registrano già da tempo. 

Emergenza idrica, il prefetto incontra i sindaci: “Se necessario requisiremo le fonti private”

Nelle ultime ore, si è arrivati però a una vera e propria degenerazione social. Un fatto che è inquadrabile, a livello giuridico, nella fattispecie di reato di "procurato allarme". Perché la crisi idrica c'è ed è anche, riguardando l'intera isola, importante. Ma non ci sono né navi cisterna in arrivo dal Nord per rifornire la provincia di Agrigento, né verranno chiuse le attività commerciali. 

Ecco cosa ha scatenato l'allarme

Da un whatsapp all'altro rimbalza, da moltissime ore, un messaggio vocale fatto da uno sconosciuto: "Comunicazione del prefetto di Agrigento. Situazione critica di crisi idrica in provincia. Stanno arrivano 5 navi cisterna dal Nord per riempire la diga, ciò vuol dire che, per il dissalatore di Porto Empedocle, ci vorranno due o tre mesi per farlo partire. Nella diga madre non c'è più acqua - è stato ripetuto due volte dallo sconosciuto che ha creato il messaggio vocale - . Chiusura di attività commerciali nei prossimi 15-20 giorni. Si fermano almeno 100-150 attività commerciali, fra cui ristoranti. Questo è l'ultimo comunicato - ha concluso l'anonimo - della prefettura di Agrigento. Non c'è più acqua!". 

Inevitabile l'allarme sociale. Gli agrigentini, già preoccupati dopo i vari annunci e incontri istituzionali, nelle ultime ore non sanno più a che santo votarsi e alcuni si stanno premurando anche di fare scorte. Il vocale è rimbalzato fino a palazzo dei Giganti e alla prefettura.  

Quel vocale è una fake news

La Prefettura ha già disposto, anche se non sarà facile, accertamenti per identificare lo sconosciuto che, con quel messaggio vocale, sta creando allarme. "In riferimento agli pseudo comunicati, peraltro di fattura poco istituzionale, che girano, chiarisco che la prefettura emette solo comunicazioni istituzionali indirizzate agli organi di stampa e pubblicati sul sito internet della prefettura stessa - ha chiarito la massima autorità governativa di Agrigento e provincia: il prefetto Filippo Romano - . Qualsiasi altra forma di comunicazione non è della prefettura, si tratta di fake a cui non bisogna prestare fede. Quelle comunicazioni che hanno toni allarmanti fatte di proposito per creare disagio e allarme fra la popolazione saranno - ha concluso il prefetto Romano - perseguite ai termini di legge".  

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