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Domenica, 28 Aprile 2024
La retata

Operazione antimafia: colpiti i vertici delle famiglie di Cosa Nostra della Quisquina, 7 misure cautelari

Ad eseguire i provvedimenti, nell'ambito di un'inchiesta coordinata dalla direzione distrettuale antimafia, sono stati i carabinieri

Gli arrestati non sono tantissimi, ma davanti la caserma dei carabinieri di Porto Empedocle c'è un sistematico via vai di pattuglie, mentre d'alto sorvola l'elicottero. Operazione antimafia nella zona della Quisquina di Agrigento. I carabinieri del comando provinciale di Agrigento, supportati dai colleghi di Caltanissetta e Reggio Calabria, dallo squadrone eliportato Cacciatori di Sicilia e dal nucleo elicotteri di Palermo, all'alba, hanno arrestato 7 persone. 

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E' stato eseguito un provvedimento di applicazione di misure cautelari emesso dal gip del tribunale di Palermo su richiesta della Dda. Sono ancora in corso numerose perquisizioni locali e personali. All'odierna operazione antimafia si è arrivati dopo una lunga e complessa indagine dei carabinieri del nucleo Investigativo di Agrigento. Un'inchiesta che ha permesso d'accertare - stando alle accuse mosse - che gli indagati sono gravemente indiziati d'appartenere ad un’associazione a delinquere di tipo mafioso operante nell’area Occidentale della provincia. Fra le persone arrestate vi sarebbero i vertici delle famiglie di Lucca Sicula e Burgio. 

Colpo alle famiglie mafiose della Quisquina: il blitz dei carabinieri

Era il 22 gennaio del 2018 quando i carabinieri del comando provinciale di Agrigento eseguivano 57 ordinanze di custodia cautelare, firmate dal gip Filippo Serio del tribunale di Palermo su richiesta dalla Dda di. Fu - con le accuse di associazione mafiosa, traffico di droga, truffa, estorsione e un'ipotesi di voto di scambio - la maxi operazione antimafia "Montagna". L'inchiesta, la più imponente mai messa a segno nell'Agrigentino, permise all'epoca di disarticolare i mandamenti di Santa Elisabetta e Sciacca e sedici famiglie mafiose della provincia. Allora fu arrestato per concorso esterno in associazione mafiosa il sindaco di San Biagio Platani, Santino Sabella. Il 28 giugno vennero poi eseguite altre 10 ordinanze a carico di indagati che erano stati rimessi in libertà dopo l'operazione "Montagna". Il 3 marzo dello scorso anno, 26 condanne divennero definitive. A mettere un primo punto fermo fu la Cassazione. 

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