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Lunedì, 29 Aprile 2024
L'appello

La maxi rissa in via Pirandello, il questore: "Chiamate le forze dell'ordine prima di fare i video"

“Non è possibile che ad ogni angolo di strada ci sia un poliziotto, un carabiniere o un finanziere. La città è assolutamente, completamente, coperta dai servizi di controllo. Non abbiamo, al riguardo, carenza di uomini"

“Non è possibile che ad ogni angolo di strada ci sia un poliziotto, un carabiniere o un finanziere. La città è assolutamente, completamente, coperta dai servizi di controllo. Non abbiamo, al riguardo, carenza di uomini, ma è veramente impossibile schierare un rappresentante delle forze dell’ordine in ogni angolo. Chiediamo, per questo motivo, ai cittadini, di chiamare. Noi ci siamo”. Lo ha detto, ieri, a seguito della maxi rissa di via Pirandello, il questore di Agrigento Rosa Maria Iraci. “Abbiamo quattro Volanti per ogni turno. Abbiamo, già dallo scorso anno, implementato i controlli del 35 per cento, la copertura dei servizi c’è – ha spiegato Iraci – ma è impossibile essere onnipresenti. Serve solo che i cittadini ci aiutino con segnalazioni, anche anonime”. Uno degli “ostacoli”, già emersi in pregresse ed analoghe situazioni, è che giovani, e meno giovani, prima di fare, con  il telefono cellulare, i video che poi, comunque, si rivelano fondamentali per l’attività investigativa, non chiamano il numero unico d’emergenza: il 112. Per quanto complicato, forse anche rischioso, possa apparire prima dovrebbe essere dato l’allarme. Poi, filmare.

Maxi rissa in via Pirandello: identificati e portati in Questura una dozzina di esagitati

“Non abbassiamo l’allerta e stiamo sviluppando tutto quello che serve nelle investigazioni – ha aggiunto il questore Iraci - . E arriveranno le denunce, ma anche eventuali misure di prevenzione. Ma chiedo, lo ripeto, collaborazione ai cittadini, affinché si evitino episodi drammatici”. Le forze dell’ordine fanno quello che la legge consente: sospensione dell’attività di quei locali non in regola o dove si sono, appunto, registrati tafferugli, ma anche denunce e misure di sicurezza per gli eventuali coinvolti in quelli che sono fatti che creano disordine e allarme sociale. Nel settembre scorso, i poliziotti della sezione Volanti, partendo da un video – che immortalava la maxi rissa, anche in quel caso immagini circolate con insistenza sui social – sono riusciti ad identificare, e denunciare, i 9 esagitati che, nella notte fra il 3 e il 4 settembre scorsi, avevano scatenato l’ennesimo tafferuglio al porticciolo di San Leone. A finire nei guai – sono stati deferiti, appunto, per rissa – furono 7 minorenni: dai 14 ai 17 anni e 2 appena maggiorenni.  Cinque erano favaresi e 4 invece agrigentini. Nessuno di loro era ubriaco. A innescare l’alterco, degenerato appunto in rissa, fu – secondo quanto emerse allora - la pluridecennale contrapposizione fra agrigentini e favaresi.

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