Il duplice omicidio di Naro, fermato 24enne romeno: è lo stesso che ha chiamato il 118 dopo il delitto di via Vinci
Il giovane, da subito uno dei sospettati, è stato a lungo interrogato dai carabinieri prima come testimone e, infine, come indagato si è avvalso della facoltà di non rispondere
Ore 23,30. Il 24enne rumeno sottoposto a fermo da parte della procura è uscito dalla caserma dei carabinieri ed è stato scortato in carcere da alcune auto dei militari.
Ore 20.30. Il 24enne romeno indagato per il duplice omicidio e vilipendio di cadavere si è avvalso della facoltà di non rispondere al pm Elettra Consoli e all'aggiunto Salvatore Vella. A difendere il 24enne l'avvocato Diego Giarratana. La Procura di Agrigento ha disposto il fermo e fra poco il 24enne sarà accompagnato in carcere a Agrigento.
Ha 24 anni il romeno indagato per il duplice omicidio e vilipendio di cadavere delle due cinquantenni di Naro. Si tratta di uno dei sospettati che, da stamani, si trova - sotto torchio - alla caserma dei carabinieri. L'indagato, che sta per essere interrogato insieme al suo difensore: l'avvocato Diego Giarratana, verrà quasi sicuramente fermato dalla Procura. Sono al lavoro, da stamattina presto ormai, fra la caserma dei carabinieri e il quartiere di Sant'Erasmo, il pm Elettra Consoli e l'aggiunto Salvatore Vella.
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Stando a quanto emerge, per l'omicidio di Delia Zarniscu, in via Vinci, la chiamata sarebbe stata fatta dal ventiquattrenne dal telefono della vittima al 118. I due sospettati, pare, vivessero nello stesso stabile della 58enne.
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L'ipotesi, ancora da suffragare per investigatori e inquirenti, è che il duplice omicidio sia maturato in un contesto di degrado. Verosimilmente, per come si racconta a Naro, vi potrebbe essere stato un festino a base di alcol, poi degenerato.
Gli inquirenti sottolineano la grande collaborazione alle indagini che sta offrendo la comunità romena di Naro, fatta da lavoratori e lavoratrici che da anni risiedono in Italia.