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L'indagine

L'arresto per corruzione di Di Giovanni, scatta la sospensione da servizio e stipendio: scena muta dal gip

Il provvedimento, firmato dal vice sindaco Aurelio Trupia, prende atto dell'ordinanza cautelare a carico del comandante della polizia municipale e capo di gabinetto

"Sospensione cautelare dal servizio con privazione della retribuzione per tutta la durata del provvedimento cautelare": all'indomani dell'arresto, per l'accusa di  corruzione in concorso, il Comune di Agrigento sospende il comandante della polizia municipale nonché capo di Gabinetto del sindaco Francesco Miccichè.

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Il provvedimento nei confronti di Gaetano Di Giovanni è stato firmato dal vice sindaco Aurelio Trupia e affisso all'albo pretorio dell'ente con l'oscuramento del nominativo.

Di Giovanni, 59 anni, all'epoca dei fatti, ovvero nell'estate del 2021, dirigente del distretto socio-sanitario di Agrigento, è accusato di avere favorito l'affidamento del servizio di assistenza domiciliare per anziani non autosufficienti (per un totale complessivo di 204.051 euro) alla società Medea e l'affidamento dei servizi socio-assistenziali nei Comuni di Santa Elisabetta e di Agrigento (per un importo complessivo di 89.355 euro) alla coop Nido d'Argento, ricevendo dai rappresentanti della società, in almeno tre tranches, la somma complessiva di 7.500 euro. 

Nel pomeriggio, intanto, assistito dai suoi legali Pietro Maragliano e Marcello Montalbano, è comparso davanti al gip per l'interrogatorio di garanzia ma si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Di Giovanni ha fatto sapere che, nei prossimi giorni, potrebbe chiedere un interrogatorio ai pm per provare a chiarire la sua posizione. 

Santa Elisabetta, convocato consiglio comunale straordinario 

Il presidente del consiglio comunale di Santa Elisabetta, Liborio Gaziano, candidato a sindaco alle prossime elezioni comunali, intanto, ha convocato con urgenza l'assemblea "al fine di ogni opportuna riflessione politica amministrativa".

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Gaziano spiega: "Fermo restando il principio di presunzione di innocenza, leggo di mercimonio, clientele, tangenti e una forte ingerenza per pilotare l'appalto per lo spazio giochi per i bambini nel paese, aggiudicato al Nido d'argento. Da cittadino provo vergogna per lo spaccato di illegalità che questa vicenda restituisce a tutti noi". 

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Aggiornato alle 17,50.

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