Operazione "Rege Manex", commercianti pagavano le prostitute con buste di spesa
Il dirigente del commissariato di Polizia Amato:" Dalle indagini emerge un contesto degradato"
Dalle indagini dell'operazione "Rege manex" emerge una situazione di degrado attorno allo sfruttamento di sei donne di nazionalità romena costrette a prostituirsi in diversi luoghi.
Blitz contro lo sfruttamento della prostituzione, scattano tre arresti
Le "alcove" erano spesso improvvisate in: appartamenti, automobili e persino in strada, nei giardini pubblici di Palma di Montechiaro. La somma pagata dai clienti era variabile, dalle 200/300 euro delle persone più anziane alle 20 euro.
Feste di addio al nubilato e convivenze forzate con anziani: ecco come venivano "usate" le ragazze
Non solo scambio di denaro però: dalle indagini infatti emergerebbe come alcuni commercianti, pagassero la prestazione sessuale ricevuta non "cash", ma con della merce, sopratutto alimenti.
Il retroscena: "Procacciavano clienti e trattenevano il 50% dei compensi incassati"
"Abbiamo riscontrato - dice il commissario capo Tommaso Amato, dirigente del commissariato di Palma di Montechiaro - come le prostitute si lamentavano per non aver potuto svolgere le prestazioni sessuali, perchè in macchina avevano trovato minorenni"