Per Martina Gentile la Procura aveva chiesto l'arresto, ritenendo che sia stata una sorta di vedetta e che avrebbe coperto assieme alla madre Laura Bonafede la latitanza del boss. Di lei, a differenza della figlia naturale, il capomafia parlava con orgoglio: "Mi somiglia perché è cresciuta con me, mi ha dato amore..."
I retroscena dell'arresto di Laura Bonafede. La donna con la figlia Martina Gentile avrebbe trascorso molti anni col mafioso durante la latitanza. Sarebbe stata al corrente anche dei suoi affari e delle dinamiche interne al clan, aiutandolo a sfuggire ai "nemici assetati", cioè alle forze dell'ordine. "Sono fortunata a far parte della tua vita" scriveva e lui ricambiava: "Sei l'unica cosa buona che mi sia capitata"
L'uomo, con studio legale a Canicattì, aveva tentato di rinunciato all'incarico nel contesto del processo per le Stragi a Caltanissetta. Indaga la Squadra mobile