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Domenica, 28 Aprile 2024
Il caso

Pnrr, la scure del governo nazionale si abbatte sui Comuni: la provincia di Agrigento la più penalizzata dal taglio dei fondi

In un primo momento erano stati finanziati 249,09 milioni e la proposta prevede un definanziamento di risorse per 143,18 milioni (-57,48%). E' quanto emerge dai dati elaborati da Openpolis. La proposta di revisione delll'esecutivo deve però essere validata dalla istituzioni europee

In Sicilia la proposta di modifica del del piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) che il governo intende sottoporre alla commissione europea, prevede un taglio delle risorse del 36,08%. Erano stati finanziati e affidati a Comuni e città metropolitane totale 4 miliardi e 129 milioni, e sono stati tagliati 1,49 miliardi.

La proposta è stata presentata dal ministro Raffaele Fitto in Parlamento dove ha spiegato dove e come intende definanziare. I dati sono stati elaborati da Openpolis. Il governo ha giustificato questa scelta spiegando che si tratta di investimenti che in gran parte finanziano progetti in essere e cioè ideati prima dell’avvio del Pnrr e spesso non in linea con vincoli e criteri richiesti dall’Ue o si tratta di progetti che, per come sono stati ideati, rischiano di non essere completati entro il 2026.

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Tuttavia un simile taglio avrebbe un impatto particolarmente significativo per gli enti locali, in primis comuni e città metropolitane. Una scelta che ha inevitabilmente scatenato molte polemiche, nonostante il governo abbia assicurato che tutti i progetti rientranti nelle misure definanziate saranno recuperati attraverso l’impiego di altre risorse.

Il dettaglio dei tagli in Sicilia

I dati sulla distribuzione territoriale dei fondi Pnrr affidati a comuni e città metropolitane sono tratti dal sito easy.it curato dalla fondazione Ifel. I dati relativi agli investimenti definanziati sono tratti invece dalle indicazioni fornite dalla cabina di regia. Da notare inoltre che la proposta di revisione del Pnrr presentata dal governo è ancora sub iudice e deve essere validata dalla istituzioni europee prima di poter essere considerata definitiva.

Ad Agrigento erano stati finanziati 249,09 milioni, sono stati definanziati 143,18 milioni (-57,48%); a Palermo erano stati finanziati 1204,96 milioni, e la proposta prevede un definanziamento di risorse per 354,08 milioni (-29,3%); a Catania i finanziamenti ammontavano a 1050,89 e sono stati ridotti di 369,23 milioni (-35,13%); a Messina i finanziamenti ammontavano a 763,58 milioni e nel sono stati definanziati 273,88 (-35,86%); a Siracusa i finanziamenti ammontavano a 204,73 milioni e sono stati definanziati 91,9 milioni (-44,88%); a Ragusa i finanziamenti ammontavano a 191,91 milioni e sono stati definanziati 80,22 milioni (-41,8%); a Enna i finanziamenti ammontavano a 79,62 milioni, sono stati definanziati 37.86 milioni (-47,55%); a Caltanissetta erano stati finanziati 134,3 milioni, sono stati definanziati 61,97 (-46,14%); a Trapani erano stati finanziati 249,92 milioni, sono stati definanziati 77,57 (-31,03%). Il totale in Sicilia dei fondi finanziati era di 4.129 milioni, sono stati definziati 1.489,89 milioni (-36,08%).

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