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Domenica, 28 Aprile 2024

Nuovo codice appalti e rischio collusioni e favoritismi, Caringella: "Le amministrazioni dovranno usare il potere discrezionale in modo non patologico"

Il consigliere di Stato: "Procedure snelle, semplificate, efficienti, risultati, tempistiche veloci non vogliono dire opacità, collusioni, infiltrazioni e situazioni anomali"

I rischi teorici di collusioni, inquinamento, favoritismi ci sono. E questo perché il nuovo codice degli appalti è caratterizzato dalla spinta alla liberalizzazione, offrendo pari opportunità di accesso alle procedure ad evidenza pubblica. "Credo però che il codice sia una meravigliosa occasione per dimostrare la qualità delle pubbliche amministrazioni - ha spiegato, ad AgrigentoNotizie, il consigliere di Stato Francesco Caringella - . Il codice degli appalti per le autonomie locali è basato sulla fiducia nelle capacità delle amministrazioni di usare il potere discrezionale in modo trasparente, ma è caratterizzato da controlli antimafia e da un rigoroso principio di rotazione". Il consigliere di Stato, grande giurista, Francesco Caringella ha tenuto, stamani, una lectio magistralis per i segretari comunali dell'Agrigentino. Un incontro - organizzato, nella sala Giglia, dalla Prefettura - che è stato però aperto anche al pubblico esterno. E sono stati diversi i professionisti, che per capirne un po' di più, vi hanno partecipato.  

"La sfida del codice degli appalti per le autonomie locali": lectio magistralis del consigliere di Stato Caringella

Caringella ha manifestato "fiducia nelle capacità delle amministrazioni di usare il potere discrezionale in modo virtuoso e non patologico". Il consigliere di Stato, che vanta una lunga e illustre carriera nel campo del diritto amministrativo, lo ha spiegato ad AgrigentoNotizie che gli ha riportato le remore dell'ex procuratore di Milano, Alfredo Robledo, che teme "una valanga di ricorsi al Tar, al Cga e alla Cedu. "I ricorsi spesso derivano da gare troppo dettagliate, da procedure troppo pedanti, da eccessi burocratici. Invece le procedure saranno elastiche, l'amministrazione avrà un'ampia discrezionalità e un uso corretto della discrezionalità renderà sicura la gara dal rischio di contenzioso". 

"La contrapposizione fra efficienza e legalità la trovo sbagliata dal punto di vista culturale prima ancora che giuridico. Procedure snelle, semplificate, efficienti, risultati, tempistiche veloci non vogliono dire opacità, collusioni, infiltrazioni e situazioni anomali". Il consigliere di Stato, Francesco Caringella, ha risposto alla domanda di AgrigentoNotizie che ha ripreso le dichiarazioni del procuratore capo di Palermo, Maurizio De Lucia, in merito al rischio - tutto da evitare - che i fondi del Pnrr possano diventare "bottino delle organizzazioni mafiose". Caringella - che ha occupato posizioni di prestigio in vari uffici e giurisdizioni, contribuendo in modo significativo alla definizione di importanti linee giurisprudenziali nel settore - è stato chiaro: "Il codice prevede i meccanismi, a partire dalla trasparenza digitale per arrivare ai controlli antimafia, di controllo dal punto di vista delle regole, dell'etica. Legalità ed efficienza sono due modi per affermare lo stesso concetto".

De Lucia: "Legislazione antimafia fondamentale, meglio non toccare nulla" 

  

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