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Martedì, 19 Marzo 2024

La morte improvvisa del piccolo Davide, il suo coach: "Pochi giorni fa aveva avuto un malore"

Secondo quanto riferito alla redazione di AgrigentoNotizie la settimana scorsa il dodicenne avrebbe saltato gli allenamenti perchè era svenuto mentre stava facendo una corsa con un amico. Il racconto schock: "Stavamo iniziando a fare la partitella conclusiva e si è accasciato a terra"

Davide Licata, il giovane cestista deceduto ieri dopo un improvviso malore avvertito durante la partitella di allenamento, aveva ereditato la passione per il basket dal fratello maggiore, seguendone le orme, aveva iniziato a fare i primi rimbalzi nella palestra della scuola che frequentava. Dopo la sospensione  dovuta al periodo pandemico, nel gennaio scorso, Davide aveva deciso di ritornare sul parquet della “Guarino” con la “Libertas Favara”, un'associazione sportiva che introduce i giovani alla pallacanestro e che, ogni martedì e venerdì pomeriggio, svolge gli allenamenti nella struttura sportiva della scuola.

Secondo quanto riferito telefonicamente dal coach del dodicenne, l'istruttore Simone Barone, in occasione dell'iscrizione di Davide, sarebbe stato fornito un certificato medico con caratteristiche superiori rispetto alle documentazioni sanitarie comunemente richieste in queste categorie, per il giovane infatti sarebbe stata certificata l'idoneità agonistica e non la semplice “buona salute”.

Ai sanitari del San Giovanni di Dio di Agrigento spetterà stabilire le cause del decesso, ma lo stesso allenatore parla di un campanello d'allarme che si era verificato la scorsa settimana. “Mentre correva con un amico – dice al telefono Simone Barone – ha avuto un mancamento ed è svenuto”. Così, secondo quanto riferito all'istruttore dalla madre del ragazzo, sarebbe stata giustificata l'assenza ad una seduta di allenamento. Durante quella conversazione telefonica, si sarebbe parlato di riposo ed approfondimenti medici che però, Simone Barone, non sa se sono stati svolti.

L'istruttore, ancora sotto choc, ha raccontato anche i drammatici momenti vissuti all'interno della palestra, il malore prima e poi le manovre di rianimazione, massaggio cardiaco e respirazione bocca a bocca, nel tentativo di strapparlo alla morte. Davide frequentava la seconda media dell'istituto diretto dalla professoressa Gabriella Bruccoleri che ci accompagna nell'aula dove oggi, i compagni, sul suo banco hanno lasciato un cuore di fiori bianchi e tanti messaggi per ricordare il “gigante” della classe. Sotto il banco, rimangono ancora il dizionario di italiano e il libro di francese dell'allievo che la preside commossa ricorda essere stato gentile e disponibile con tutti. 

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