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Sabato, 27 Aprile 2024
I pericoli nascosti

Perché i noodles istantanei aumentano il rischio infarto e ictus

A lanciare l'allarme una inchiesta del Guardian, secondo cui questo alimento, sempre più diffuso a livello globale, sarà una delle cause dell'aumento di ipertensione e malattie cardiovascolari nelle prossime generazioni

I noodles, conosciuti anche come spaghetti cinesi o giapponesi, sono un piatto tipico della cucina orientale che si sta diffondendo sempre di più a livello globale. Sono fili di pasta (diversi dai nostri spaghetti realizzati con farina di grano duro e trafilazione meccanica) preparati con un impasto di farina (o più farine diverse) cui si aggiunge acqua ed eventualmente uova. Solitamente vengono bolliti in acqua salata, oppure fritti in olio bollente, o ancora scottati in acqua bollente e saltati in una wok.

Da qualche anno sono disponibili sul mercato globale anche i cosiddetti noodles istantanei, inventati in Giappone nel 1958 dall’azienda Nissin. Si tratta di una pasta lunga precotta e disidratata consumata in brodo, la cui preparazione richiede 2/3 minuti. Solitamente viene venduta o servita all’interno di appositi sacchetti di plastica o tazze, che contengono la pasta ma anche il condimento che trasforma l'acqua calda in brodo. Un piatto veloce, saziante, ed anche estremamente economico, tutte caratteristiche che hanno consentito la sua diffusione anche in Paesi in via di sviluppo come l’Africa, l'America Latina e l’Asia, dove i noodles non fanno parte delle diete tradizionali. Tuttavia, dietro questa comoda tendenza, si nascondono crescenti preoccupazioni da parte di nutrizionisti circa il loro legame con l’aumento di ipertensione e malattie cardiovascolari nelle prossime generazioni, a causa degli alti livelli di sale che questo alimento contiene. A lanciare l’allarme sui pericoli nascosti degli instant noodles un’inchiesta del Guardian.

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L’inchiesta del Guardian

L'inchiesta del Guardian ha evidenziato come questa tendenza culinaria si stia rapidamente diffondendo su scala globale e in particolare nei Paesi in via di sviluppo. Secondo i dati della World Instant Noodles Association con sede in Giappone la domanda dei noodles istantanei è significativamente aumentata in Nigeria, Kenya, Colombia ed Egitto. La Nigeria, che era già il più grande consumatore africano di instant noodles, ha visto un aumento del 53% tra il 2018 e il 2022. Mentre in paesi come il Kenya, che avevano una base di clienti molto più piccola, la domanda nello stesso periodo è cresciuta del 160%. In Columbia è aumenta del 150%, mentre in Egitto del 110%. Ma il consumo sta crescendo anche nei paesi più ricchi: la Corea del Sud, ad esempio, ha esportato una cifra record di 785 milioni di dollari di noodles istantanei nei primi 10 mesi del 2023, con un aumento di quasi il 25% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

"Negli Stati Uniti - ha spiegato Barry Popkin, professore di nutrizione con sede negli Stati Uniti che fa campagna contro gli alimenti ultra-processati - vedo continuamente studenti universitari che li mangiano camminando per strada. Sono molto popolari, ma questo non è nulla rispetto ad altri Paesi. In Cina, Asia e Africa, la quantità consumata dalle persone è davvero elevata. Ci sono studenti che ormai si cibano solo di instant noodles, dalla colazione alla cena. Ed a volte consumano anche due confezioni a pasto. E, ad eccezione della Cina, si tratta spesso di Paesi che non hanno mai avuto una dieta tradizionale a base di noodles. Se si guarda l’andamento delle vendite, è impressionante".

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Gli effetti degli instant noodles sulla salute 

Gli esperti spiegano che un abuso di noodles istantanei potrebbe aumentare il rischio di insorgenza di patologie legate al cuore, come ipertensione, infarto e ictus. Questo perché il formato istantaneo contiene livelli di sale molto elevati, più elevati rispetto ai normali noodles, per migliorare la consistenza e ridurre i tempi di cottura. Inoltre, il sale è fortemente presente nelle bustine di condimento fornite. Una confezione da 70 g può contenere circa un terzo dell’apporto giornaliero di sodio raccomandato dall’OMS (2 gr di sodio = 5g di sale da cucina). E' noto come un consumo eccessivo di sale aumenti la pressione del sangue, aumentando il rischio di ipertensione e di sue complicazioni, che possono coinvolgere cuore, arterie e diversi organi. 

Uno studio del 2017, che ha analizzato il contenuto di 765 prodotti di noodles istantanei in 10 paesi, ha rilevato che i livelli di sale contenuti in questi prodotti possono variare dal 35% al 95% del fabbisogno giornaliero di un adulto. Inoltre, gli spaghetti istantanei nei paesi a medio reddito avevano un contenuto di sale notevolmente più elevato rispetto ai paesi ad alto reddito. "I noodles istantanei - ha concluso Popkin - è uno degli alimenti ultra-processati più malsani che si possano consumare a causa della quantità di sodio e di tipi di grassi in esso contenuti. Se si considera che le persone ne mangino due o tre pacchetti al giorno non dovrebbe sorprende che l’ipertensione sia alle stelle".

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