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Sabato, 27 Aprile 2024
Amministrative 2020

Amministrative, si apre la "danza" delle alleanze: il gioco della capra, del cavolo e del lupo

Bisognerà mettere insieme esperienze politiche diverse e anche, forse, candidati che se ne sono finora dette di tutti i colori: come fare?

Il "gioco" alla fine è quello lì. Lo stesso che facevamo da bambini per passare il tempo e mettere in moto il cervello: come fare a far passare da una parte all'altra del fiume una capra, un cavolo e un lupo, senza trasportarli tutti e tre contemporaneamente ed evitando che la capra mangi il cavolo o il lupo mangi la capra? Figure immaginarie che oggi hanno il volto concretissimo di Franco Miccichè e Lillo Firetto, che si sfideranno per la carica di sindaco di Agrigento i prossimi 18 e 19 ottobre e per i quali adesso si apre davvero una nuova campagna elettorale, tutta diversa dalla precedente.

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Adesso, infatti, è il momento di ragionare di alleanze e apparentamenti, che serviranno a spuntarla al voto del "derby" e a garantirsi una maggioranza in Consiglio comunale, che male non fa mai, per quanto di sindaci senza maggioranza sono pieni le cronache. Ma come trovare l'equilibrio, la soluzione a questo "busillis" che dovrebbe trovare dalla stessa parte schieramenti che si sono fino a qui scontrati?

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Difficile, ad esempio, che le liste a sostegno di Zambuto (in primis Forza Italia) possano virare su Firetto (che pure sembra aver timidamente aperto in tal senso) e men che meno su Micciché, stante che in entrambi i casi i rapporti politici non sono esattamente ottimali (il sindaco uscente ha designato assessore Giorgia Iacolino, che certamente non avrà dimenticato le parole del presidente dell’Ars Gianfranco Micciché e le tensioni interne ai Forzisti). Più aperto il confronto con l’area che sostiene Daniela Catalano, che pare abbia già avuto una interlocuzione proprio con Micciché nelle scorse settimane, con una ricomposizione parziale del centrodestra (Lega-Fratelli d’Italia-Autonomisti) tanto annunciata ma mai desiderata. Firetto dal canto suo può puntare su un frammentamento delle opposizioni che, oggi, potrebbe aiutarlo, nell'applicazione del principio secondo cui il nemico del mio nemico magari non è mio amico, ma è comunque utile.

Sarà un problema di matematica, probabilmente alla fine, a pesare davvero: fatto il conteggio di eletti e non eletti, di liste, listine e listone, bisognerà capire quale alleanza pre-esistente è sacrificabile e quale invece è la nuova frontiera da battere.

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Certo è che al momento nessuno dei due candidati sindaco si è scoperto nella lunga notte del primo turno ( con lo spoglio di fatto ancora in corso e conclusosi con grosso ritardo), con Miccichè che ha detto di non pensare a questo almeno al momento e Firetto che ha parlato di voler mantenere civica la propria esperienza ma di aver tracciato un "solco" e che attende chi voglia seguirlo. E' però altrettanto certo che oggi, fatti due conti "della serva" si inizierà a ragionare con il bilancino, nella consapevolezza che nell'uno contro uno non ci saranno margini per ritentare.

Per tutto questo ci saranno ancora 15 giorni, tutti da "gustare".

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