rotate-mobile
Corte di assise / Siculiana

Imprenditore ucciso a fucilate perchè non si era prestato alle pressioni dei boss: chiesto ergastolo per Sciara

La vittima è l'imprenditore Diego Passafiume, freddato da un commando nel 1993, giorno del suo anniversario di matrimonio: il pm propone il carcere a vita. Il caso è stato riaperto dopo le dichiarazioni del pentito Pasquale Salemi

Il pm della Dda, Alessia Sinatra, ha chiesto la condanna all'ergastolo del capomafia di Siculiana, Filippo Sciara, 56 anni, accusato dell'omicidio dell'imprenditore Diego Passafiume, 41 anni, ucciso il 22 agosto del 1993, a Cianciana. 

Diego Passafiume, secondo quanto hanno accertato le indagini, non si sarebbe piegato alle regole che le cosche volevano imporre nella gestione degli appalti e dei sub-appalti. Si occupava di movimento terra e negli ultimi anni della sua vita stava cercando di espandersi.

Nel periodo tra la fine degli anni '80 e gli inizi del '90, il territorio della bassa Quisquina, grazie all'incremento dei lavori edili - gli appalti per le case popolari, il rifacimento di strade provinciali, la diga Castello - è stato oggetto di pressioni da parte degli esponenti di Cosa nostra. Il suo omicidio maturerebbe in questo contesto. 

Omicidio Passafiume, Sciara: "Sono innocente"

Il giorno del suo anniversario di matrimonio - il 22 agosto di 30 anni fa - Diego Passafiume e la moglie avevano deciso di festeggiarlo insieme trascorrendo la giornata nella casa di campagna del cognato a Cianciana, dove l'imprenditore aveva da poco acquistato un terreno da adibire al deposito dei mezzi.

Mentre era a bordo della sua vettura insieme alla moglie, alla suocera, alla nipote e ai suoi due piccoli figli, Passafiume decise di fermarsi un attimo per far vedere il terreno alla suocera, quando fu affiancato da una macchina con a bordo quattro uomini: uno di questi imbracciò un fucile da caccia, esplodendogli contro i primi due colpi al petto, per poi finirlo con una fucilata al volto. 

Imprenditore ucciso, falsa partenza del processo

Le indagini, negli anni scorsi, furono riaperte grazie alle rivelazioni del pentito Pasquale Salemi e alle dichiarazioni dei familiari e colleghi che confermarono i sospetti sul movente. Secondo il pm l'istruttoria dibattimentale del processo, in dirittura di arrivo davanti alla Corte di assise presieduta da Wilma Angela Mazzara,  ha confermato la responsabilità dell'imputato nei cui confronti è stata chiesta la condanna al carcere a vita.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Imprenditore ucciso a fucilate perchè non si era prestato alle pressioni dei boss: chiesto ergastolo per Sciara

AgrigentoNotizie è in caricamento