Blitz Ianus, il procuratore di Caltanissetta De Luca: “Cosa nostra e Stidda collaborano perchè sono in difficoltà con lo Stato”
Il ruolo del canale agrigentino era quello di fornire le sostanze stupefacenti che poi venivano immesse sul mercato nisseno
“Confermo la specificità del mandamento di Gela, dove coesistono due famiglie mafiose, gli Emmanuello e gli Inzirillo e in più la Stidda, è quasi un unicum su tutto il territorio nazionale e fra i tre gruppi, regna una perfetta pax mafiosa che è anche il segno che l'attività investigativa e repressiva dello Stato funziona perchè, quando le organizzazioni criminali sono in difficoltà si compattano ed eliminano qualunque contrasto interno.
La maxi operazione della questura di Caltanissetta, ecco i nomi dei 54 destinatari delle misure cautelari
Cosa nostra è un'istituzione criminale parallela allo Stato ed esercita anche la giurisdizione sul territorio, disprezza chi si rivolge allo Stato ed esercita il potere di dirimere le controversie tra i privati, tutto questo porta a spazi che si stanno riducendo perchè lo Stato si è riappropriato del territorio ed è in grado di reprimere sia i fatti di violenza e sia la metastasi di Cosa nostra in tutti i rami dell'economia”. Così il procuratore capo di Caltanissetta, Salvatore De Luca, ai microfoni di AgrigentoNotizie, parla dell'operazione “Ianus” che ha portato all'esecuzione di 54 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti soggetti, accusati a vario titolo di, associazione di tipo mafioso, intestazione fittizia di beni, estorsione e traffico di sostanze stupefacenti.
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