rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024

Sette arresti, 2 denunce e 9 Daspo dopo i disordini del derby Akragas-Pro Favara, la polizia: "Risposta tempestiva ed intransigente"

Il primo dirigente Daniele De Girolamo, a capo dell'Anticrimine: "I delinquenti devono stare lontano dagli stadi dove devono andare i veri tifosi e le famiglie. Cosa pensano? Che la polizia non li individui? Ci sono gli agenti, ci sono le telecamere e riprese di tutti i tipi da parte della polizia Scientifica"

Intransigenza. E' stata forte, immediata, ma soprattutto intransigente la "risposta" della polizia ai disordini registratisi domenica scorsa a margine del derby svoltosi all'Esseneto fra Akragas e Pro Favara. Come già anticipato da AgrigentoNotizie, i poliziotti delle Volanti e quelli della Digos hanno fatto scattare sette arresti e due denunce a piede libero. Otto i Daspo già firmati dal questore Rosa Maria Iraci e notificati dall'Anticrimine. Ma ce n'è un nono in corso di notifica. E si tratta di divieti d'accesso nei luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive - si tratta di misure di prevenzione atipiche - che, nel caso specifico degli scontri all'Esseneto, vanno da 2 a 5 anni, sei dei quali hanno anche la prescrizione della firma in caserma prima, durante e dopo le partite di calcio dei biancazzurri. Due i Daspo semplici, ossia senza prescrizioni. Uno al diciassettenne e un altro al tifoso che non ha partecipato materialemente al lancio di sassi e bottiglie contro i poliziotti. Il nono Daspo è, invece, un aggravamento. L'agrigentino si era reso responsabile dei tafferugli, a Favara, nel 2020 e aveva avuto un Daspo di 9 anni. Nove anni perché aveva già, in precedenza, avuto un Daspo. Poi appunto le aggressioni registratesi a Favara e adesso un provvedimento di aggravamento che fa arrivare a 10 anni il divieto d'accesso nelle strutture dove si svolgono le manifestazioni e gli eventi riconosciuti dal Coni. 

Sassaiola e bottigliate all'Esseneto, i retroscena dell'inchiesta: sequestrati barre di ferro e bastoni all'ingresso dei tifosi

"Era tutto preordinato per fare scontri - ha spiegato il primo dirigente Daniele De Girolamo che è a capo della divisione Anticrimine della Questura - tant'è che si sono presentati allo stadio con cappuccio, scaldacollo, mazze, tondini. Questi delinquenti devono stare lontano dagli stadi dove devono andare i veri tifosi e le famiglie. Cosa pensano? Che la polizia non li individui? Ci sono gli agenti, ci sono le telecamere e riprese di tutti i tipi da parte della polizia Scientifica. Tutti devono capire che, con comportamenti di questo genere, lo stadio se lo possono dimenticare perché oltre al Daspo si può arrivare anche ad una misura di sorveglianza speciale e i magistrati, in casi di questo genere, sono intransigenti e accolgono immediatamente la proposta del questore". 

"Il campionato è prossima apertura e si devono evitare eventi di questo genere che nulla hanno a che fare con lo sport e con il tifo" - ha detto il vice questore aggiunto Sergio Carrubba, dirigente della Digos - .

Mercoledì 7 è prevista, allo stadio di Favara, la partita di ritorno. "L'attenzione sarà ulteriormente alzata - ha detto il vice questore Antonio Squillaci che è il capo di Gabinetto della Questura - . Verranno fatte, nelle sedi competenti, le valutazioni necessarie, ma non dovrebbe essere una partita a porte chiuse. Verranno fatte delle scelte ponderate". 

Il derby Akragas-Pro Favara per la Coppa Italia, scontri fra tifosi e sassaiola contro i poliziotti: due feriti

Video popolari

Sette arresti, 2 denunce e 9 Daspo dopo i disordini del derby Akragas-Pro Favara, la polizia: "Risposta tempestiva ed intransigente"

AgrigentoNotizie è in caricamento