Sassaiola e bottigliate all'Esseneto, i retroscena dell'inchiesta: sequestrati barre di ferro e bastoni all'ingresso dei tifosi
Il gruppo dei 20 ultras biancazzurri, quelli che hanno dato origine ai disordini, non avrebbe forse gradito di restare in curva fino a quando gli ospiti non avessero lasciato la città. Uno degli arrestati si è presentato spontaneamente in caserma. Interrogativi sulla presenza delle bottiglie di vetro nel perimetro dello stadio
Verosimilmente non hanno gradito, nonostante ci fosse il benestare dei più, di restare in curva fino a quando i tifosi del Pro Favara non avessero lasciato lo stadio Esseneto. Una scelta fatta, dalla polizia che si occupava dell’ordine pubblico, per evitare che si innescassero scontri fra tifoserie. E soltanto quando gli ospiti hanno lasciato la città, i cancelli sono stati aperti ed è stato consentito il deflusso dei tifosi biancazzurri. Sembrava essere andato tutto bene, ma alle 19,30 circa, quando poliziotti e carabinieri erano all’esterno del campo sportivo, praticamente in procinto di lasciare la zona, sono stati raggiunti da una fitta sassaiola prima e da bottiglie di vetro vacanti dopo. Una ventina i facinorosi che, senza alcun apparente motivo, si sono scagliati contro le forze dell’ordine. Poliziotti e militari dell’Arma hanno provato a disperderli, ma gli ultras non hanno desistito, continuando a lanciare tutto quello – bottiglie di vetro soprattutto – che c’era per strada. A margine del derby fra Akragas e Pro Favara, partita di calcio d’andata di primo turno di Coppa Italia, è stato l’inferno.
Il derby Akragas-Pro Favara per la Coppa Italia, scontri fra tifosi e sassaiola contro i poliziotti: due feriti
Due poliziotti, raggiunti da bottigliate, sono rimasti feriti. E, alla fine, dopo tentativi di fuga da parte degli esagitati, lungo la scalinata che collega le vie Manzoni ed Esseneto, in quattro sono stati bloccati, un quinto – sapendo di essere ricercato dalle forze dell’ordine – s’è presentato spontaneamente alla caserma “Anghelone” ed il sesto, riconosciuto dagli investigatori, è stato rintracciato a casa. Cinque gli arrestati, uno – di 21 anni - il denunciato, in stato di libertà, alla Procura della Repubblica. Ad essere arrestati sono stati: M. D. A. di 19 anni, A. F. di 18 anni, E. P. di 22 anni, S. F. di 20 anni e M. C. di 24 anni, tutti residenti ad Agrigento e tutti tifosi biancazzurri. Il titolare del fascicolo d’inchiesta, subito aperto, è il sostituto procuratore Giulia Sbocchia. Gli indagati sono stati posti, in attesa dell'udienza di convalida, ai domiciliari.
Sassaiola e bottigliate contro la polizia alla fine del derby Akragas-Pro Favara, cinque arresti
Tanti gli interrogativi che, subito dopo questo spiacevole fatto di cronaca, sono emersi. E non riguardano soltanto lo sport e il suo vero, reale, significato. Perché non c’erano gli operatori ecologici per ripulire il perimetro esterno dello stadio? Perché era consentitala vendita di bibite in bottiglie di vetro? Fra le due tifoserie non c’è mai stato un “grande amore” e il presidio di ordine pubblico era infatti fortissimo tant’è che, prima dell’incontro di calcio, al momento dell’ingresso dei tifosi, le forze dell’ordine hanno sequestrato una decina di barre di ferro, alcuni tubi metallici, un tondino e un bastone di legno.