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Sabato, 27 Aprile 2024

Auto del beato Livatino trasferita a Palermo? Il sindaco Corbo: “E' un nostro bene, rimane qui”

Il primo cittadino si oppone alla proposta lanciata nei giorni scorsi dal vice presidente della commissione Antimafia all'Ars

"Non siamo d'accordo con la proposta lanciata dal vice presidente della commissione parlamentare Antimafia all'Ars, Ismaele La Vardera di trasferire a Palermo l'auto appartenuta al beato Rosario Livatino. E' un bene culturale del nostro territorio e non sarà facile per nessuno portarla fuori dalla città di Canicattì. Così per come era avvenuto in occasione della volontà di trasferire le spoglie mortali del giudice dal cimitero di Canicattì ad Agrigento, anche per l'ipotesi del trasferimento dell'automobile ci batteremo affinché questo bene rimanga in città. Essendo patrimonio culturale, sicuramente non può essere abbandonata a se stessa, ma dobbiamo anche fare un plauso a chi la sta custodendo. Quando non ci sarà più il signor Terrana vedremo dove collocare l'auto, ma sicuramente sarà accolta in un luogo importante di Canicattì”. Così, ai microfoni di AgrigentoNotizie, il sindaco di Canicattì Vincenzo Corbo che replica all'ipotesi lanciata mercoledì scorso dal parlamentare regionale Isamele La Vardera, sull'acquisizione della Regione siciliana, della Ford Fiesta appartenuta al giudice beato, Rosario Angelo Livatino per esporla pubblicamente nella sede dell'Assemblea regionale.

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L'auto sulla quale viaggiava il magistrato canicattinese anche nel giorno del delitto, è attualmente custodita in un garage del centro storico, dopo i lavori di restauro voluti da Vincenzo Livatino, padre del beato Rosario, è sempre rimasta ferma tranne che, nel settembre del 2021 quando, in occasione di un festival Collegamenti, l'utilitaria venne esposta per 48 ore nel chiostro del centro culturale di Piazza Dante.

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