Tradizioni dell’immacolata: gli agrigentini non rinunciano alla focaccia con la milza
Gli odori sprigionati dai calderoni attirano i palati di molti che si mettono in fila per gustare il prelibato cibo da strada
La focaccia con la milza è il cibo da strada che, nel giorno dell’immacolata, non può mancare nelle case degli agrigentini. Una tradizione che lega la Città dei Templi a quella di Palermo dalla quale è stata importata e che si tramanda da diverse generazioni. Lungo le strade di Agrigento, dai calderoni stagnati, si sprigiona un inebriante odore che invade i vicoli. Il processo di cottura prevede la preparazione, nello strutto, di milza e polmone di vitello. Una vera e propria bomba calorica che richiama gli agrigentini nei tanti punti vendita che per l’occasione, cono allestiti in città. Tutti in coda, dunque, per onorare la tradizione.
Schietta o maritata? La festa dell'Immacolata e "U pani ca meusa"
La morbida focaccia dell’Immacolata, può variare a seconda dei gusti, può essere mangiata nella versione ligth o “schetta”, ovvero con pane, milza, pepe e limone, oppure nella varietà gourmet chiamata “maritata” che accompagna il pane e la carne anche con una abbondante base di ricotta di pecora e una ricca spruzzata di caciocavallo.