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Sabato, 27 Aprile 2024
Elezioni Comunali 2012

Lettera aperta di Marco Zambuto, l'appello a Piero Luparello

Tra le righe compare ancora tutt'intatta l'espressione che Zambuto ha utilizzato per definire la campagna elettorale di queste amministrative, già mesi fa: "una competizione aspra e selvaggia"

Un appello ai cittadini e uno a Piero Luparello, il contenuto della lettera aperta del sindaco uscente Marco Zambuto. Tra le righe compare ancora tutt'intatta l'espressione che Zambuto ha utilizzato per definire la campagna elettorale di queste amministrative, già mesi fa: "una competizione aspra e selvaggia".

“I cittadini di Agrigento - scrive Zambuto - stanno assistendo confusi e delusi in questi giorni a un deprecabile spettacolo offerto da politici e rappresentanti delle istituzioni che dimostrano ancora una volta, con qualche meritevole eccezione, di pensare esclusivamente ai propri interessi, particolari e politici, e non certo a quelli della città.

In questi cinque anni ho cercato, di fronte ad una situazione insostenibile dal punto di vista economico e finanziario, di fare tutto quanto era possibile per risanare il Comune, riannodare un contatto con la città ed i singoli cittadini, le associazioni, le organizzazioni di categoria.
E tutto ciò chiedendo aiuto al centro, a destra e a sinistra proprio perché sono convinto che questo deve essere il compito di un Sindaco: cercare, coltivare ed alimentare opportunità e sviluppo per il proprio Comune, per i propri cittadini. E forse la voglia di coinvolgere quanti – per il loro ruolo – erano in grado di fare qualcosa per Agrigento, mi ha certamente portato a compiere, in assoluta buona fede, degli errori di valutazione: errori che però, certamente, non sono proporzionati e commisurabili a quelli compiuti da chi, con ben altre responsabilità, avrebbe potuto e dovuto fare certamente di più!

Ci separano ormai poche settimane dal voto amministrativo e, dopo aver assistito in questi giorni a una vera e propria guerra all'ultimo sangue che vede avvitarsi attorno partiti, partituncoli e civicità di facciata, che offrono un triste panorama politico, voglio fare appello ai miei concittadini, e, in particolare, a tutti coloro che mi hanno dato l’onore, il privilegio e l’onere di rappresentarli. Mi rivolgo ai cittadini, alle associazioni, alle organizzazioni di volontariato, che quotidianamente si impegnano a coprire i vuoti di uno Stato spesso assente, affinché si possa ricreare lo spirito e l’entusiasmo che cinque anni addietro mi ha consentito – al di sopra dei partiti – di mettere al centro un progetto per la città. Soprattutto ho notato la voglia di partecipare alla vita amministrativa e politica della nostra città di alcune di queste associazioni che hanno assunto come obiettivo il bene comune guidati da valori quali etica e morale; sarebbe utile per il nostro territorio il coinvolgimento di queste risorse di cui mi impegno a sostenere iniziative ed obiettivi.

In questi anni solo alcune forze politiche hanno compreso che questa era la vera scommessa per salvare Agrigento: chiamare a raccolta quanti amano questa città e ne hanno a cuore il passato, il presente ed il futuro, soprattutto quello dei più giovani.
E mi permetto di rivolgere un accorato appello ad un uomo che cinque anni addietro è stato accanto a me ed ha creduto in questo progetto e che da allora, nelle esperienze politiche che ha portato avanti, sebbene mantenendo lo stesso tratto moderato, ha sempre cercato di mettere Agrigento al centro della sua azione politica: Piero Luparello. Io mi auguro
- conclude Zambuto - che il dottor Luparello, messa da parte l’amarezza e superata qualche incomprensione dovuta alla preminente voglia di riscattare ad ogni costo questa città, ritrovi quella voglia, quell’entusiasmo e quello spirito che cinque anni fa ci ha visto protagonisti insieme per il riscatto di Agrigento.”

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