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Lavoratori Esa e Forestali senza stipendio, Cgil: "Per loro un Capodanno amaro"

Non percepiscono le somme dovute da novembre, il sindacato di categoria chiede alla Regione di intervenire e annuncia un incontro unitario il prossimo 10 gennaio

"I lavoratori dell’Esa, dei Consorzi di bonifica e forestali della provincia di Agrigento, dopo aver passato un Natale triste, si apprestano a vivere un Capodanno di rabbia e delusione. Non hanno ancora percepito nemmeno la mensilità di novembre, nonostante le rassicurazioni del Governo e dei dirigenti regionali". Così, in una nota stampa, il segretario provinciale della Flai Cgil, Giuseppe Di Franco.

"Ancora una volta - continua - dopo le promesse elettorali non mantenute il Governo Musumeci non riesce a garantire nemmeno le sacrosante retribuzioni". Una situazione il sindacato aveva già evidenziato a fine novembre, quando  aveva espresso preoccupazione "rispetto alle difficoltà da parte dell’amministrazione Regionale ad avere nella propria disponibilità effettiva le risorse dei Fondi Fsc (fondo per lo sviluppo e la coesione) che si stanno utilizzando nel settore forestale della manutenzione e tale preoccupazione si è dimostrata reale". Nemmeno la variazione di Bilancio approvata il 14 dicembre, sottolinea la Flai Cgil, è servita a dare "copertura finanziaria alle garanzie occupazionali previste per legge", né "a far si che i lavoratori percepissero lo stipendio entro l’anno, nonostante il Governo e i dirigenti avessero assicurato alle organizzazioni sindacali regionali che gli uffici avrebbero eseguito tutti gli adempimenti nei tempi necessari". 

La Flai Cgil di Agrigento, tramite il suo segretario Giuseppe Di Franco, denuncia quindi le "continue mortificazioni che subiscono i lavoratori forestali privati, anche nei periodi delle festività, della serenità economica che garantirebbe di trascorrere almeno queste giornate in armonia con i familiari. Il Governo regionale ancora una volta ha dato dimostrazione di quanto poco tenga ad un settore importante come la forestazione, e da qui l’importanza di dar vita, già a partire dai primi giorni del 2019, ad un’iniziativa sindacale forte che porti al centro della discussione una riforma fondata sulla tutela del territorio e dell’ambiente, sulla prevenzione e lotta agli incendi, sul contrasto della desertificazione ed al dissesto idrogeologico sull’ampliamento della superficie boschiva, sull’uso plurimo e produttivo del bosco valorizzando i prodotti forestali a partire dal legno, alla produzione della biomassa, alla valorizzazione delle attività didattiche, culturali e turistiche ricreative del bosco, non tralasciando l’aspetto occupazionale".

E' per tale motivo che il prossimo 10 gennaio si terrà a Palermo un attivo unitario con l’obiettivo di "smascherare il Governo rispetto alle reali intenzioni che ha riguardo alla forestazione. Da lì partirà un percorso per provare a realizzare una riforma che valorizzi il settore e che metta in condizione i lavoratori di avere maggiori garanzie occupazionali al fine di trovare quella serenità economica che oggi manca".
 

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