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Lunedì, 29 Aprile 2024

Trenta migranti salvati dopo 48 ore all'addiaccio: le immagini delle operazioni

La Questura: "orgogliosi del lavoro che stiamo facendo con il costante coordinamento della Prefettura"

"Grazie al soccorso alpino e speleologico, grazie ai vigili del fuoco, agli straordinari elicotteristi, alla Capitaneria e agli uomini della polizia che stanno operando per soccorrere gli oltre 30 migranti, donne e uomini, naufragati oltre 24 ore fa sulla scoscesa scogliera di Ponente di Lampedusa. Orgogliosi del lavoro che stiamo facendo con il costante coordinamento della Prefettura. Grazie a ciascuno di questi straordinari cittadini e uomini dello Stato".

Lo ha scritto la Questura di Agrigento (le operazioni vengono coordinate sul posto dal vice questore Cesare Castelli) in merito al salvataggio, ancora in corso, dei migranti che da venerdì sera, dopo che il loro barchino si è scagliato contro gli scogli, erano bloccati in una insenatura dove, a causa del mare forza 5 e delle raffiche di maestrale arrivate anche a 30 nodi, le motovedette della Guardia costiera non sono riuscite ad avvicinarsi. Delle 6 donne già portate in salvo, quattro, tre delle quali in stato di gravidanza, sono state portate al Poliambulatorio.

"La mobilitazione è stata enorme, ancora una volta gli uomini dello Stato hanno salvato delle vite umane e Lampedusa, così come ha sempre fatto, continua ad accogliere. Ringrazio con il cuore in mano il soccorso alpino e speleologico siciliano, l'Aeronautica militare, i vigili del fuoco e la Questura di Agrigento. E' soltanto grazie al loro straordinario lavoro che non siamo qui, anche oggi, a contare vittime". Lo ha detto il sindaco delle Pelagie, Filippo Mannino, dopo la conclusione delle operazioni di salvataggio dei 34 migranti che, da venerdì sera, erano bloccati sulla scogliera di Capo Ponente. "I vigili del fuoco, con il loco capo Carlo Dell'Oppio, e il capo dipartimento, Laura Lega, hanno dimostrato, per l'ennesima volta, di essere sempre vicini alle alle esigenze delle nostre isole, salvando le persone - ha sottolineato Mannino - . Il coordinamento della Questura, con a capo Emanuele Ricifari, è stato determinante dopo tante ore d'attesa, quando la situazione cominciava a farsi preoccupante. Da un anno sono in preda alla disperazione, stretto tra le esigenze di umanità verso i migranti e le sempre più pressanti domande di diritti ed opportunità dei miei cittadini, che seppur non si sono mai tirati indietro a ripetuti e continui gesti d’accoglienza, subiscono tutte conseguenze dell’essere un paradiso turistico terrestre 'contaminato' da questa perenne 'emergenza' immigrazione. Lampedusa oggi dice platealmente grazie a tutti gli uomini dello Stato, ma chiedo a tutta la politica, e in particolare al presidente Giorgia Meloni, un forte gesto di vicinanza alla mia isola che da 30 anni vive il dramma e il ruolo involontario di 'Porta d’Europa'. Presidente del Consiglio - Mannino ha concluso, lanciando un appello, - venga qui a vedere, con i suoi occhi, cosa succede e venga ringraziare la mia popolazione e gli uomini dello Stato che lavorano incessantemente".

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