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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Bella Ciao, l’inno della resistenza diventa un flash mob dai balconi d’Italia

La canzone dei partigiani oggi più attuale che mai, il 25 Aprile sarà intonata per unire all’unisono l’Italia che resiste da Bolzano a Pantelleria

Una mattina mi son svegliato o bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao, ciao una mattina mi son svegliato ed ho trovato l’invasor.
O partigiano portami via
o bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao, ciao o partigiano portami via che mi sento di morir…..

Si riaccendono i riflettori su una canzone che, da simbolo dell’antifascismo e della Resistenza italiana, è diventata oggi un vero e proprio inno moderno e pop.

Se si dice 25 Aprile e festa della Liberazione, immediatamente il richiamo alla mente è per Bella Ciao.

In questo ultimo biennio poi, la celebre canzone della resistenza è stata remixata, diventando colonna sonora della celebre serie Netflix La Casa di Carta.

Ma quali sono le origini della canzone e il vero significato del testo di Bella Ciao?

Origine e significato della canzone

Bella Ciao è un canto popolare italiano le cui origini sono ancora incerte ad oggi. Si suppone che la versione di Bella Ciao dei partigiani, quella più celebre, fosse una rivisitazione di Bella Ciao delle mondine padane composta dopo la guerra.

In ogni caso, sebbene sia nota come canzone simbolo della lotta partigiana contro i nazifascisti, in verità diverse fonti e importanti storici della canzone italiana affermano che Bella Ciao fu poco cantata durante la seconda guerra mondiale e la Resistenza, e si diffuse dopo la Liberazione.

Bella Ciao divenne estremamente popolare negli anni Sessanta, soprattutto durante le manifestazioni operaie e studentesche del ’68.

Nel corso dei decenni non ha perso appeal perché, ruotando intorno alla lotta contro un invasore e alla morte di un uomo che combatte per la libertà, si è divincolata dal significato stretto di Resistenza contro il nazifascismo per aprirsi a quello più ampio di resistenza come guerra di classe o guerra civile contro ogni tipo di prevaricazione, abuso di potere, violazione dei diritti. Un inno alla libertà in ogni sua forma.

Tra gli anni 90 e 2000 Bella Ciao ha riacquisito popolarità: è stata rifatta da alcuni gruppi legati alla politica di sinistra come i Modena City Ramblers e Banda Bassotti; è stata usata nelle campagne elettorali  e nelle manifestazioni nelle piazze . Sicuramente negli ultimi tempi l’utilizzo del brano nella serie TV di Netflix, La Casa di Carta ha ridato linfa a al brano, la cui fama è arrivata anche oltreoceano.

In occasione della Festa della Liberazione il prossimo 25 aprile, che quest’anno non si potrà celebrare come al solito a causa del lockdown, la Presidenza e la Segreteria nazionale ANPI hanno lanciato il flash mob #bellaciaoinognicasa. Alle ore 15:00, l’ora in cui ogni anno parte a Milano il grande corteo nazionale, di sabato i cittadini potranno affacciarsi alle finestre o uscire sul balcone e intonare la canzone. All’appello hanno aderito sindacati, associazioni e gruppi politici.

Mai come oggi l'Italia intera è unita all'unisono nel coro che invoca a resistere.

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