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Politica Palma di Montechiaro

"La politica non è poltrona", Mineo ritira la candidatura a sindaco di Palma di Montechiaro

Il presidente dell'associazione "Cittadinanzattiva": "Avevo auspicato, chiedendo il supporto degli altri candidati, un incontro con il commissario, per dimostrargli compattezza nel rappresentare il disagio e la preoccupazione dei cittadini, ma solo uno ha risposto"

C'è un candidato in meno per la corsa a sindaco di Palma di Montechiaro. Domizio Mineo si è tirato indietro, ritirando le liste e la sua candidatura a primo cittadino nelle prossime elezioni amministrative. Lo ha reso noto lo stesso Mineo con un lungo post pubblicato su Facebook.

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"Avevo auspicato, chiedendo il supporto degli altri candidati, un incontro con il commissario, per dimostrargli compattezza nel rappresentare il disagio e la preoccupazione dei cittadini di Palma - ha scritto Mineo sul social network - . Ho chiesto l’aiuto di tutti per tentare una mediazione ai tagli indiscriminati ai servizi, all’aumento dei tributi e per frenare il processo demolitivo tenendo, soprattutto, conto delle recenti iniziative di carattere regionale, ma l’interesse per il cittadino, il coraggio e la responsabilità civica di esporsi e manifestare un civile, comune dissenso hanno lasciato il posto al tatticismo ed al disimpegno degli altri candidati a sindaco, forse perché eccessivamente impegnati a riempir liste e a promettere deleghe assessoriali mentre Palma sprofonda.

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"L’appello rivolto agli altri candidati alla carica di sindaco del nostro paese è stato accolto solo da Stefano Castellino, - si legge ancora sul post del presidente dell'associazione 'Cittadinanzattiva' - che ha favorevolmente sposato l’ipotesi di un tavolo di concertazione con il commissario La Mattina sulla sua attività amministrativa. Evidentemente, siamo buoni solo ad accusare e a puntare il dito sugli altri, ma ci riesce difficile essere propositivi e reattivi, se non su Facebook, dinanzi a quel che si sta per consumare in danno dei cittadini palmesi. Il commissario, a fronte del silenzio assoluto della politica palmese e del palese disinteressamento dei suoi maggiori esponenti (leggasi candidati), sta agendo come un rullo compressore, aumentando considerevolmente la pressione tributaria e tagliando servizi, razzolando qua e là somme per predisporre un bilancio di previsione “lacrime e sangue” e che tra i suoi gangli quasi certamente conterrà i 250.000 euro necessari ad iniziare già nelle prossime settimane le demolizioni".

Da qui la decisione di fare un passo indietro "affinchè - prosegue Mineo - la politica regionale e nazionale possa comprendere che per i palmesi la politica non è poltrona, ma ricerca di idee e di soluzioni alternative alla 'spremitura delle tasche del cittadino onesto' ed alle demolizioni di quegli abusi edilizi che la stessa, insana politica degli ultimi 30 anni ha contribuito a creare. È con grandissimo dispiacere che pronuncio queste parole, ma il nostro impegno per Palma non terminerà: costituiremo un comitato che seguirà, passo passo, gli sviluppi della politica locale e che, spero, possa contribuire, anche attraverso la formazione di giovani dirigenti di partito, a ri-creare un rinnovato spirito di impegno per il territorio che solo le buone pratiche possono materializzare". 

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