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Domenica, 28 Aprile 2024
L'inchiesta

"La pistola l'ho comprata 20 anni fa, ho sparato perché mi faceva paura": il 78enne confessa il tentato omicidio di discesa Gallo

L'udienza di convalida dell'arresto, effettuato dai poliziotti della Squadra Mobile per detenzione abusiva d'arma da fuoco, ha permesso di fare chiarezza, facendo scattare anche la nuova accusa. Fino ad ieri l'anziano era solo indiziato per il fatto di sangue

Ha raccontato d'aver acquistato circa 20 anni fa la pistola. Arma che deteneva però senza alcuna licenza. Ed ha ammesso, incalzato dalle domande, d'aver sparato contro il tunisino 49enne. Perché lo abbia fatto non avrebbe però saputo chiarirlo. Le dichiarazioni non sono risultate essere limpidissime, tutt'altro. Il pensionato agrigentino settantottenne, V. R., che ha parlato di "paura dell'immigrato", è sembrato essere molto confuso.

L'udienza di convalida dell'arresto, effettuato dai poliziotti della Squadra Mobile per detenzione abusiva d'arma da fuoco, ha permesso di fare chiarezza, facendo scattare - a carico del settantottenne - anche l'accusa di tentato omicidio. Fino ad ieri, nonostante l'anziano fosse stato interrogato per ore ed ore nella serata di mercoledì, il pensionato era infatti soltanto indiziato per l'agguato di discesa Gallo, nel centro storico di Agrigento. 

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All'anziano, gli agenti della Squadra Mobile, delle Volanti e della Scientifica sarebbero arrivati, a quanto pare, grazie alla visione e acquisizione, di alcuni filmati dei sistemi di videosorveglianza. Mercoledì mattina, il settantottenne - resta un mistero per quale motivo - si sarebbe parato davanti al tunisino e, da distanza, ravvicinata ha esploso un colpo. A dire dell'anziano, il colpo sarebbe stato sparato in aria e avrebbe colpito al polso il tunisino che aveva, nel frattempo, alla vista della pistola, alzato le mani. Seppur ferito, in maniera non grave, l'immigrato è riuscito a scappare ed è stato lui stesso a comporre il numero unico d'emergenza, il 112. 

La pistola, già sequestrata mercoledì sera, non ha la matricola abrasa, ma pare che sia di provenienza furtiva. 

I poliziotti della Squadra Mobile, cercando di far chiarezza sul movente dell'agguato, stanno continuando a cercare di capire se effettivamente l'episodio di sangue si sia materializzato perché pare che il tunisino fosse moroso da mesi, non pagando l'affitto per un immobile di proprietà dell'anziano. 

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