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Cronaca Porto Empedocle

I rifiuti invadono Porto Empedocle, tuona la Chiesa e Carmina chiede l'intervento dell'Esercito

La Cisl: "Ci chiediamo come pensa di trovare i soldi per pagare un'altra ditta se non ne ha per pagare quelle che sono le legittime assegnatarie dell'appalto"

Cerca un'altra ditta che si occupi della raccolta dei rifiuti, invoca la precettazione degli operai da parte della Prefettura e, addirittura, l'intervento dell'Esercito. Ida Carmina, sindaco di Porto Empedocle, è a dir poco furiosa mentre si cercano misure alternative: "Abbiamo contattato una ditta perché porti degli scarrabili per consentire alle persone di poter conferire i rifiuti. Stiamo cercando una ditta alternativa mancando il servizio della ditta che ha l'appalto. Nel protrarsi dell'astensione arbitraria dei lavoratori, che è ormai diventata una abitudine, dobbiamo cercare - spiega - rimedi. Ho chiesto al prefetto d'attivarsi con la precettazione e vedremo se è il caso di dichiarare lo stato d'emergenza e chiedere l'intervento dell'Esercito".

LA VIDEO INTERVISTA. Carmina: "Vedremo se è il caso di chiedere l'intervento dell'Esercito" 

"Confido nella possibilità che gli operatori ecologici ammettano ciò che è vero: da quando c'è questa amministrazione, seppur con ritardi e sacrifici - aggiunge il sindaco di Porto Empedocle - sono stati pagati ogni mese".  

Sciopero ad oltranza, il sindaco invoca la precettazione

La Cisl: "Ci riserviamo denunce contro il sindaco"

“I sindacati non hanno abbandonato il tavolo in corso sabato sera in Prefettura. Il rappresentante dei netturbini empedoclini è stato chiamato in ospedale per un malore del figlio di cui produrrà stasera certificato medico. Il sindaco Ida Carmina si informi meglio prima di lanciare accuse”. Lo chiarisce, anche a nome degli altri rappresentanti sindacali, Umberto Nero della Cisl, che sabato sera era presente alla riunione convocata dal prefetto per provare a trovare una soluzione alla vertenza degli operatori ecologici empedoclini senza stipendio da mesi e che sta creando grandi disagi alla cittadina marinara. “Questa sera – aggiunge Umberto Nero – non appena il prefetto ci riconvocherà, verranno spiegati i motivi per cui il rappresentante Rus ha dovuto lasciare la riunione alle 20.45 riservandoci eventuali denunce nei confronti del sindaco”. Carmina, in un post su Facebook di sabato sera, aveva anche dichiarato che per tamponare l'emergenza in città sta cercando una ditta privata esterna per ottenere la raccolta dei rifiuti e la successiva conservazione temporanea in scarrabili. Pare che una prima ditta abbia già rifiutato. “Ci chiediamo – conclude Umberto Nero – come pensa di trovare i soldi per pagare un'altra ditta se non ne ha per pagare quelle che sono le legittime assegnatarie dell'appalto. Se soldi non ce ne sono per la 'Realmarina' è logico che non ce ne siano pe raltre ditte a meno che non lavorino gratis”.

I parroci chiedono l'intervento di prefetto e deputati 

"Considerato la grave e mortificante situazione creatasi su tutto il territorio cittadino, con l’inarrestabile e devastante degrado crescente, sempre più evidente, progressivo ed umiliante; l'abbandono dei rifiuti ricettacolo di insetti veicolanti pericolose e contagiose malattie epidemiche e l’indifferenza acclarata e palesata nei confronti delle periferie - hanno scritto, in nome e per conto di tutta la comunità ecclesiale empedoclina, don Nicola Salemi, don Girolamo Brunetto, don Giuseppe Pace, don Leopoldo Argento e don Dario Monreale - invochiamo l'intervento del prefetto di Agrigento, del sindaco del Comune di Porto Empedocle, nonché di tutta la deputazione nazionale e regionale agrigentina e di tutta la classe politica ed economica territoriale, affinché si facciano materialmente e concretamente carico di tale preoccupante situazione, non facendola ulteriormente degenerare e adoperandosi per la soluzione, anche con l’adozione di provvedimenti straordinari, urgenti ed innovativi". 

Anche secondo i parroci "non si può pià parlare di momento particolare, trattandosi di emergenza costante, a fronte di assenza degli invocati interventi risolutivi". I preti vanno oltre e segnalano anche "la grave e mortificante situazione economica di interi nuclei familiari, sempre più privi di qualsiasi reddito e sostenuti esclusivamente dalla carità cristiana delle locali strutture parrocchiali, con interventi estemporanei e certamente non esaustivi". La comunità ecclesiale empedoclina sottolinea infine che "nessun sentore fa ottimisticamente prevedere l’auspicata inversione di tendenza, essendo ormai acclarata - scrivono - l’incapacità gestionale degli organi a qualsiasi livello istituzionalmente deputati alla risoluzione delle tante problematiche emerse".

Di fatto, i preti chiedono "l’assoluto rispetto di tutti gli oneri contrattuali assunti con i lavoratori (pagamento di ogni e qualsiasi
spettanza arretrata e garanzia della corresponsione dei pagamenti correnti e futuri), il rl ripristino senza ulteriore indugio del servizio di raccolta dei rifiuti, assicurando la pulizia di tutti i quartieri, lo spazzamento quotidiano di tutte le strade e loro lavaggio periodico, il taglio dell'erba e la di disinfestazione di tutto il territorio". 
 

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