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Domenica, 28 Aprile 2024
Clamorosa svolta / Palma di Montechiaro

Accusò il marito di averla sfregiata con l'acido, arrestata per calunnia: "E' stata una messinscena"

Secondo il gip e la procura si è trattato di una sceneggiata: l'uomo (nei cui confronti si profila la scarcerazione) sarebbe stato attirato con un pretesto e aggredito con la sostanza chimica che gli ha provocato gravissime ustioni

Calunnia e lesioni personali con sfregio permanente: sono le accuse per cui è stato disposto l'arresto della donna 50enne di Palma di Montechiaro che aveva denunciato il marito di averla sfigurata al volto dopo averla aggredita lanciandole addosso dell'acido.

Il gip del tribunale di Agrigento, Micaela Raimondo, ha firmato l'ordinanza di custodia cautelare in carcere, su richiesta del procuratore Giovanni Di Leo e del pm Maria Barbara Grazia Cifalinò che hanno coordinato l'indagine svolta dalla squadra mobile.

La clamorosa svolta è arrivata nelle scorse ore e sembra inevitabile porterà, molto presto, alla scarcerazione del marito della donna arrestato il 5 dicembre subito dopo l'episodio che, adesso, viene ritenuto dagli inquirenti una vera e propria messinscena. 

La versione dei fatti del 48enne indagato è stata sempre opposta rispetto a quella della moglie: "E' stata lei ad aggredirmi - ha detto al gip -, quella bottiglietta con l'acido non l'ho neppure toccata".

VIDEOINTERVISTA. Parla la donna sfigurata con l'acido: "Lo contattavo per avere le prove"

La donna, al contrario, ha raccontato di essersi allontanata senza avvisare nessuno, commettendo una leggerezza, dalla struttura protetta in cui era fuggita dopo avere subito, a suo dire, delle violenze, e di averlo contattato per prendere dei vestiti. Nell'ex abitazione coniugale avrebbe trovato il marito con una bottiglietta in mano contenente dell'acido che le avrebbe spruzzato sul viso riuscendo ad avere la meglio solo perché aveva guadagnato una posizione superiore nei gradini della scala. 

La donna, che ha la parte destra del volto sfigurata, se l'è cavata con venti giorni di prognosi. Intervistata, nei giorni successivi all'episodio, da AgrigentoNotizie, aveva detto di avere continuato a scrivere e contattare il marito perché voleva che si tradisse lasciando, su WhatsApp, delle prove delle violenze che aveva commesso.

Il nuovo scenario ipotizzato dagli inquirenti, sulla base delle indagini successive all'arresto dell'uomo, è che lo stesso sia stato vittima di un tranello e abbia ferito, in maniera meno grave, la moglie nel tentativo di difendersi. Il suo legale Calogero Sferrazza aveva presentato istanza di riesame dell'ordinanza in carcere ma, alla luce degli sviluppi, sarà liberato prima.

La donna, adesso, che in serata, dopo la notifica del provvedimento al commissariato di Palma, insieme al suo legale Giuseppe Vinciguerra, è stato trasportata in carcere rischia una condanna fino a 14 anni per l'accusa di lesioni con sfregio permanente oltre all'accusa calunnia punita con una pena fino a 6 anni. 

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