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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Palma di Montechiaro

Due morti ammazzati per un trattore rubato, poliziotto in aula: "Imbeccati da tre confidenti"

Un agente rivela: "Ci dissero che l'omicidio di Salvatore Azzarello era una vendetta per il precedente delitto di Enrico Rallo"

"Tre confidenti ci dissero che l'omicidio di Salvatore Azzarello era la conseguenza di quello di Enrico Rallo ovvero che era stato deciso per una vendetta legata al furto di un mezzo agricolo". Calogero Lo Pipero, agente in servizio alla questura di Agrigento, rivela così le prime battute dell'indagine per la faida di Palma che ha cercato di fare luce su due omicidi messi a segno come conseguenza di una scia di sangue innescata per il furto di alcuni attrezzi agricoli.

Ad innescare la violenza sarebbe stato il furto di un trattore. Teatro della vicenda è Palma dove il 9 novembre del 2015 e il 22 agosto del 2017 vengono messi a segno due agguati. Del primo ne fa le spese Enrico Rallo, trentanovenne colpito da numerosi colpi di arma da fuoco nei pressi di un bar perchè sospettato di avere avuto un ruolo nel furto del mezzo agricolo. Secondo i pm, la morte di Rallo sarebbe stata vendicata da alcuni parenti e amici che decisero di uccidere Azzarello: Giuseppe Rallo, Ignazio Rallo, Onolfo e Castronovo. Il commando sarebbe entrato in azione con un fuoristrada, in una zona di campagna dove la vittima designata era andata a lavorare la terra. I carabinieri in aula hanno riferito le primissime battute dell'indagine. Imputati per questo fatto sono Ignazio Rallo e Roberto Onolfo. L'omicidio di Enrico Rallo non è oggetto del processo: diversi spunti investigativi non sono approdati in aula.

Il poliziotto, sentito davanti alla Corte di assise presieduta da Wilma Angela Mazzara, ha riferito che "l'omicidio è avvenuto dopo un iniziale tentativo di restituzione del mezzo rubato".

Undici gli imputati. Si tratta di: Ignazio Rallo, 40 anni; Roberto Onolfo, 29 anni; Giuseppe Rallo, 28 anni; Angelo Castronovo, 64 anni; Pino Azzarello, 40 anni; Giuseppe Azzarello, 23 anni; Carmelo Pace, 49 anni; Noemi Maria Concetta Oteri, 22 anni; Giacomo Alotto, 62 anni; Gaetano Gioacchino Burgio, 50 anni e Giuseppe Giganti, 44 anni. L'inchiesta, conclusa dal pubblico ministero Gloria Andreoli, tuttavia, ha tagliato fuori alcune accuse che non avevano retto sul piano indiziario al vaglio di gip e tribunale del riesame. Onolfo e Ignazio Rallo sono accusati di avere vendicato l'omicidio di Enrico Rallo - fratello di quest'ultimo - uccidendo il trentasettenne Salvatore Azzarello. Gli altri imputati sono accusati di avere avuto un ruolo in un giro di armi scoperto durante le indagini.

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