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Domenica, 28 Aprile 2024
Operazione antidroga Hybris / Licata

"Fiumi" di cocaina fra l'Agrigentino, il Nisseno e il Catanese: la Dda chiede 28 rinvii a giudizio

Il gup del tribunale di Palermo, Stefania Brambille, ha fissato l'udienza preliminare per venerdì all'aula bunker della casa circondariale Pagliarelli

I pm della Dda di Palermo, Francesca Dessi e Pierangelo Padova, hanno chiesto il rinvio a giudizio dei 28 indagati dell'operazione antidroga "Hybris" che scattò, fra Licata, Gela, Catania e Campobello di Licata, all'alba dello scorso 21 febbraio. I poliziotti della Squadra Mobile, quel giorno, eseguirono le 25 ordinanze di custodia cautelare in carcere e quella di obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per una donna firmate dal gip del tribunale di Palermo su istanza della Dda.

Operazione antidroga "Hybris", ecco chi sono i destinatari delle misure cautelari

Il gup del tribunale di Palermo, Stefania Brambille, ha fissato l'udienza preliminare per venerdì all'aula bunker della casa circondariale Pagliarelli. 

"Fiumi" di cocaina fra l'Agrigentino, il Nisseno e il Catanese: 25 arresti nonostante l'omertà e la prudenza

L'inchiesta, sviluppata dagli agenti della Squadra Mobile che sono coordinati dal vice questore aggiunto Giovanni Minardi, ha permesso di portare alla luce una associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope. Ad alcuni è stato contestato solo il concorso nell'illecita attività di spaccio. Diversi degli indagati nel frattempo sono stati scarcerati, qualcuno è stato posto ai domiciliari e altri sono tornati completamente liberi. 

Nell'inchiesta "Hybris" non c’è solo l’associazione per delinquere per detenzione di sostanze stupefacente ai fini di spaccio, ma anche – come ipotesi di reato – il concorso in detenzione ai fini di spaccio. Ed è in questo ambito investigativo che sarebbero rientrate le cessioni di cocaina non imputabili, appunto, alla presenta organizzazione. Ma le indagini hanno permesso di portare alla luce anche cessioni di armi.

Il collegio difensivo degli indagati è composto dagli avvocati Giuseppe Vinciguerra, Gaspare Lombardo, Giovanni Castronovo (del foro di Palermo), Francesco Di Giovanna (del foro di Sciacca), Walter De Agostino (del foro di Roma), Santo Lucia, Riccardo Pantino (del foro di Palermo), Dario Romano (del foro di Gela), Antonio Montana, Carmelo Speranza (del foro di Catania), Giovanni Salvaggio, Gabriele Celesti (del foro di Catania), Danilo Fabio Maria Tipo (del foro di Caltanissetta), Giuseppe Smecca (del foro di Gela) e Debora Speciale (del foro di Palermo), Riccardo Bellotta (del foro di Palermo), Gaspare Cardella, Alberto Caffarello, Salvatore Pappalardo (del foro di Siracusa).

Lo scorso aprile vennero sequestrati due immobili, dieci autovetture, a anche preziosi, conto correnti bancari e postali e contanti. Fu di oltre 150 mila euro il valore dei beni sequestrati, dai poliziotti della Squadra Mobile di Agrigento, fra Licata, Canicattì e Gela. Sequestri che sono stati il "secondo tempo" dell'operazione antidroga "Hybris", un'inchiesta coordinata dalla Dda di Palermo. I decreti di sequestro preventivo furono finalizzati alla confisca. Ad emetterli era stato il tribunale del Riesame di Palermo, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia. 

Operazione antidroga "Hybris": c'è il secondo tempo, notificati decine di provvedimenti patrimoniali

I pm della Dda hanno chiesto il giudizio per Francesco Cavaleri, Michele Cavaleri, Lillo Serravalle, Angelo Sorriso, Concetta Maddalena Marino, Antonio Milanese, Gioacchino Giorgio, Salvatore Giuseppe Cavaleri, Fabio Della Rossa, Antonietta Casaccio, Maria Casaccio, Marco Cavaleri, Paolo Cavallo, Ramona Marylin Cellura, Luciano Orazio Curvà, Giuseppe Domicoli, Calogero Forti, Angelo La Cognata, Marco Marino, Luca Giacomo Marino, Gioele Carmelo Musumeci, Michele Palma, Giuseppe Pasqualino, Nunzio Ratto, Giuseppe Sanfilippo, Ferdinando Roberto Serravalle, Fabrizio Truisi e Santo Vitale. 

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