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Domenica, 28 Aprile 2024
L'operazione antimafia / Ribera

L'appalto di 3milioni di euro per la fognatura di Ribera, riunioni per stabilire assunzioni e fornitura di cemento

In totale sono stati 17 gli indagati tra aprile 2021 e luglio 2023, di cui 7 all'alba sono stati raggiunti da misure cautelari siglate dal gip del tribunale di Palermo

I lavori di completamento della rete fognaria di Ribera, un appalto di 2.935.225,27 euro, facevano gola agli indagati dell'operazione antimafia che, all'alba, ha permesso di notificare 7 ordinanze di custodia cautelare ai presunti appartenenti al mandamento mafioso di Lucca Sicula e Ribera. Gli indagati - le indagini sono state sviluppate tra aprile 2021 e luglio 2023 - sono complessivamente 17. Soltanto per 7, appunto, sono state firmate dal gip del tribunale di Palermo delle misure cautelari. 

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I lavori oggetto di appalto sono stati quelli della rete fognaria del quartiere di S'Antonino, ad Ovest del centro abitato di Ribera, nella zona compresa tra la villetta comunale e corso Umberto. Ancora una volta, le intercettazioni sono state - nonostante i discorsi criptici - determinanti. Sarebbe emerso, stando all'inchiesta sviluppata dal nucleo Investigativo dei carabinieri di Agrigento con il coordinamento della Dda, che vi sarebbero state riunioni per stabilire chi, nell'ambito dei lavori pubblici, doveva occuparsi e di cosa, facendo autorizzare il subappalto da Salvatore Imbornone, 64 anni, di Lucca Sicula, ritenuto da militari dell'Arma e magistrati della Dda di Palermo il reggente del mandamento mafioso di  Lucca Sicula e Ribera.

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Vi sarebbero stati - stando a quanto è emerso dall'inchiesta di carabinieri e Dda - anche assunzioni mirate, ossia persone riconducibili al favarese Francesco Caramazza, per i lavori di rifacimento della rete fognaria di Ribera. 

Il commento di Ignazio Cutrò

"Le ordinanze di custodia cautelare contro i presunti appartenenti alle famiglie mafiose del mandamento di Lucca Sicula e Ribera confermano quanto già emerso negli anni scorsi con l'operazione Montagna circa il ruolo di primissimo piano in Cosa Nostra della mafia della Bassa Quisquina. Non un ruolo secondario, ma una con legami forti e stabili con le famiglie mafiose di Palermo e la 'Nndrangheta. Al centro degli interessi dell' associazione solidi legami tra mafia-politica e affari", ha scritto Ignazio Cutrò. 

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