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Venerdì, 26 Aprile 2024
Mafia

"Giro di droga e abigeato con la regia della mafia", dopo Quaranta arrivano altre dichiarazioni

Carmelo Battaglia, 42 anni, ha rivelato agli inquirenti dettagli e retroscena su alcuni traffici di cocaina e altre vicende delle cosche

Traffico di droga e furti di bestiame sotto l’egida delle famiglie mafiose di due province: per i quaranta indagati dell’inchiesta “Proelio”, fra cui molti agrigentini, è stato chiesto il rinvio a giudizio. L’udienza preliminare è stata fissata per il 23 aprile davanti al gup di Catania, Giovanni Cariolo. Nella lista degli imputati anche il neo collaboratore di giustizia Giuseppe Quaranta. L’ex capomafia di Favara ha deciso di saltare il fosso poco più di un mese fa dopo essere finito in carcere nell’ambito dell’operazione “Montagna”. Intanto spuntano altre dichiarazioni. 

Un indagato comune con l’inchiesta “Proelio” che dopo avere ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini per la prima vicenda giudiziaria ha deciso di rilasciare dichiarazioni alla Dda catanese. Si tratta di Carmelo Battaglia, 42 anni, presunto affiliato della famiglia mafiosa di Comiso. Per il momento è eccessivo parlare di collaborazione con la giustizia ma le sue dichiarazioni, fatte al pm Valentina Sincero e ai carabinieri, sono delle vere e proprie rivelazioni che aprono ampi squarci anche con riferimento alle posizioni degli indagati agrigentini. La vicenda, intanto, approda in aula. Gli imputati, attraverso i propri difensori (gli agrigentini sono difesi dagli avvocati Giuseppe Barba, Francesco Carrubba, Antonino Gaziano e Vincenza Gaziano) potranno chiedere, se lo riterranno, il giudizio abbreviato.

L'operazione, eseguita dai carabinieri, è scattata il 6 giugno dell’anno scorso. Gli agrigentini arrestati sono: Francesco Fragapane, 38 anni, di Santa Elisabeta, figlio di Salvatore, capo mafia di Agrigento degli anni Novanta; Roberto Lampasona, 41 anni, di Santa Elisabetta; Antonino Mangione, 38 anni, di Raffadali; lo stesso Giuseppe Quaranta, 50 anni, di Favara e Girolamo Campione, 40 anni, residente a Burgio. Fragapane, Lampasona e Quaranta sono stati coinvolti pure nell’inchiesta Montagna che avrebbe disarticolato le nuove famiglie mafiose dell’Agrigentino che si stavano riorganizzando dopo gli ultimi arresti. Quaranta ha deciso di collaborare con la giustizia. Fragapane, secondo quanto ha fatto emergere l’inchiesta e confermato il neo pentito di Favara, avrebbe fatto grandi passi avanti nella sua “carriera” mafiosa puntando dritto al ruolo di capo provincia. L’ordinanza cautelare a carico di Lampasona, accusato di associazione mafiosa, è stata annullata come molte altre. Battaglia, adesso, ricostruisce diverse vicende legate ai traffici di droga e ai furti di bestiame e conferma anche la regia di Fragapane dietro molte altre questioni di mafia raccontando anche alcuni episodi di presunte estorsioni avvenute nell’Agrigentino. 
 

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