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Lunedì, 29 Aprile 2024
Il fenomeno / Lampedusa e Linosa

Soccorsi migranti finiti in mare: salvati in 50, un ragazzo è disperso

Ha 15 anni ed è originario della Guinea il ragazzo che non è arrivato a molo Favarolo. Ad urlare dopo lo sbarco, richiamando l'attenzione di soccorritori e volontari, è stata la sorella

Ore 14,20. "Manca mio fratello, non c'è mio fratello. Dov'è mio fratello?". È una volta giunti a molo Favarolo di Lampedusa, subito dopo lo sbarco dei 50 migranti finiti in acqua e soccorsi dai militari della guardia costiera, che una ventenne, forse poco meno, della Guinea ha iniziato a urlare e a richiamare l'attenzione di soccorritori e volontari. Fra i naufraghi, raccolti in mare dagli uomini della motovedetta Cp 319, non c'è infatti un quindicenne della Guinea. Sono subito partite le ricerche, nell'esatto punto in cui migranti - durante le operazioni di trasbordo - sono finiti in acqua. Ancora una volta, nonostante gli inviti, urlati dai militari della Capitaneria, a stare fermi perché lentamente tutti sarebbero stati trasbordati, i migranti si sono spostati tutti verso il lato della motovedetta e il barchino di 7 metri in ferro si è ribaltato.

Ore 14. Un migrante è disperso dopo che 51 gambiani, guineani, malesi e senegalesi sono finiti in mare durante il soccorso del loro barchino di ferro, fatto dai militari della guardia costiera, al largo di Lampedusa. I militari della motovedetta Cp319 hanno recuperato 50 persone, fra cui 11 donne e 2 minori, ma all'appello mancherebbe un ragazzo. Il natante di 7 metri è salpato - stando ai primissimi racconti dei naufraghi - alle ore 20 di venerdì da Sfax in Tunisia.

Ore 11. Altri 160 migranti, su 4 diverse imbarcazioni, sono stati soccorsi dal pattugliatore Greco-Gan della guardia di finanza di Taranto. Le persone trasbordate sono: 47 (1 minore), 39 (3 donne), 50 (9 donne e 4 minori) e 24 sedicenti bengalesi, egiziani, guineani sudanesi, senegalesi, ivoriani e malesi. Tre gruppi hanno riferito d'essere partiti da Sfax in Tunisia pagando 1.500 dinari tunisini per la traversata su barchini di metallo. Gli ultimi 24, salpati da Zuara in Libia, hanno viaggiato invece su una barca in vetroresina e hanno sborsato 3mila euro a testa. 

Ore 7,30. Ventuno sbarchi con complessivi 945 migranti. Si è conclusa così la giornata di ieri a Lampedusa dove fino a poco prima di mezzanotte sono proseguiti soccorsi e approdi. Gli ultimi 6 gruppi, partiti da Sfax e Zarzis in Tunisia e da Sabratha e Tajoura in Libia, erano composti da un minimo di 17 ad un massimo di 77 persone originarie di Bangladesh, Egitto, Pakistan, Siria, Costa d'Avorio, Gambia, Guinea, Mali, Niger, Senegal e Sierra Leone.

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Tutti sono stati portati all'hotspot di contrada Imbriacola che, ieri sera, è arrivato a ospitare 1.335 persone e dove all'alba, dopo il trasferimento di 381, c'erano 1.031 migranti. La prefettura di Agrigento ha disposto per oggi un doppio spostamento con i traghetti di linea per Porto Empedocle: 300 partiranno in mattinata e 380 in serata.

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