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Cronaca Porto Empedocle

Open Arms, Carmina contro Salvini: "Più che impedire lo sbarco, si pensi ad un freno all'emorragia dei nostri giovani"

Il sindaco di Porto Empedocle, dove arriveranno i migranti che hanno lasciato la nave spagnola e l'hotspot di Lampedusa, ha dichiarato: "Il problema non è l'accoglienza di questi disperati ma il flusso ininterrotto di giovani che lasciano la Sicilia"

"Quello che emerge nel caso della Open Arms è la linea del premier Conte, che non si limita a dire 'no' e a lasciare morire in mare esseri umani, ma dialoga con l'Europa, raggiungendo il risultato della redistribuzione dei migranti e dell'apertura delle porte degli altri Stati. Insomma il vero 'Governo dei sì' è quello di Conte, mentre Salvini si ostina a dire solo 'no'". A dirlo all'Adnkronos è la pentastellata Ida Carmina, sindaco di Porto Empedocle, la cittadina pronta ad accogliere i 37 migranti imbarcati sul traghetto della Siremar che giungerà in serata

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"Quello migratorio è un fenomeno complesso che chiama in causa l'Europa, se non il mondo intero - aggiunge il primo cittadino - . Siamo davanti a un vero e proprio esodo che non può essere certo gestito dalla sola Sicilia o dall'Italia". Ma per Ida Carmina si continuano a puntare i riflettori sulla nave della Ong spagnola "mentre decine e decine di migranti approdano a Lampedusa con barche fantasma". In ogni caso, puntualizza il sindaco, "più che impedire a  un centinaio di persone di sbarcare dopo 18 giorni in mezzo al mare, come sindaco sarei più interessata a soluzioni che pongano un freno all'emorragia dei nostri giovani. Interi Comuni si stanno spopolando, negli anni ho visto le energia migliori del mio territorio andare via. Per noi il problema - conclude il sindaco - non è l'accoglienza di questi disperati ma il flusso ininterrotto di giovani che lasciano la Sicilia".

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"Salvini ossessionato dai migranti e in perenne campagna elettorale continua a fregarsene dei problemi dei Comuni del Sud e, soprattutto di quelli in dissesto che con le attuali norme, con i trasferimenti statali e regionali ridotti e con i costi per i servizi inalterati sono destinati a fallire". L'atto d'accusa è del sindaco di Porto Empedocle, la pentastellata Ida Carmina, che punta il dito contro il capo del Viminale. "Invece che impedire a 107 migranti di scendere dalla Open Arms con un atteggiamento che diventa ogni giorno che passa sempre più ridicolo - dice all'Adnkronos - si occupi di fornire risposte ai problemi reali  dei cittadini, di risolvere le criticità dei Comuni in difficoltà chiamati a fornire servizi essenziali senza avere le risorse necessarie".

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Un'attenzione quella nei confronti del fenomeno migratorio che per il sindaco di Porto Empedocle, Comune in dissesto, "nasconde l'incapacità di dare risposte alle vere emergenze dell'Italia". Dalla nomina a ministro dell'Interno, attacca Carmina, il capo della Lega "non è mai venuto a Porto Empedocle". Anzi, "vista la sua passione per le spiagge" dal sindaco pentastellato arriva un invito. "Venga sulle nostre, lo accogliamo volentieri per parlare delle criticità del territorio. Invece di preoccuparsi solo delle città degli amici, come ha fatto con Catania, si ricordi anche di noi, delle decine di Comuni finiti nel dimenticatoio che ogni giorno sono chiamati a lottare contro una moltitudine di problemi. Invece, di avere tutta questa fretta a sfiduciare Conte - conclude  Carmina - pensi a lavorare e a dare risposte agli italiani".

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