"Stop sbarchi a Lampedusa, si rischia un'ecatombe": avviata petizione online
Con la raccolta firme verrà chiesta una nave ospedale militare o civile da mantenere nelle immediate vicinanze dell'isola e la presenza di un congruo numero di motovedette d'altura per trasferire i gruppi
Avviata anche una petizione. Una raccolta di firme con la quale si chiede - al presidente del Consiglio Giuseppe Conte - di "predisporre in tempi brevi l'utilizzo di una nave ospedale militare o civile da mantenere nelle immediate vicinanze dell'isola di Lampedusa per accogliere i migranti che arrivano e di predisporre la presenza sull'isola di un congruo numero di motovedette d'altura per trasferire, nel più breve tempo possibile, gruppi di migranti che arrivano in altre località che possano garantire l'assistenza sanitaria adeguata nel rispetto della dignità umana".
Coronavirus e sbarchi, Musumeci: "Trovata la nave per la quarantena"
L'attore Tony Colapinto, l'associazione Imprese isole Pelagie, Federalberghi isole Pelagie Lampedusa e Linosa, Viaggi in cantiere, Consorzio turistico balneare isole Pelagie continuano a mobilitarsi per provare a sensibilizzare affinché vengano trovate soluzioni capaci di evitare - a Lampedusa - i contagi da Coronavirus.
"Lampedusa, punto di approdo per decine di migliaia di persone, è sempre stata protagonista di un fenomeno epocale quale quello della immigrazione" - ricordano - . Ma adesso è tempo d'emergenza mondiale Covid-19 e Lampedusa - priva di un ospedale - non può affatto rischiare. Gli isolani non hanno dubbio alcuno: "Qui si rischia un'ecatombe".