rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Favara

L'omicidio nell'officina, Riggio chiamò la moglie della vittima: "Tuo marito è con me, stai tranquilla"

La telefonata dell'assassino reo confesso sarebbe stata fatta verosimilmente dopo che aveva accoltellato ed ucciso il quarantunenne meccanico di Favara. "Ha il cellulare scarico. Faremo tardi"

"Tuo marito è con me, non ti preoccupare. Lui ha il telefono scarico e non può chiamare. Faremo tardi, ma stai tranquilla". E' quanto avrebbe detto Giovanni Riggio, al telefono, fra le ore 20 e le 21 di venerdì, alla moglie di Giuseppe Mattina, probabilmente dopo averlo ucciso. L'omicidio - secondo quanto riferito dal reo confesso ai poliziotti del commissariato Brancaccio dove si è costituito - sarebbe avvenuto alle 20,30 circa. Quindi sembra verosimile che la telefonata sia stata fatta dopo che il ventisettenne palermitano aveva già ucciso il quarantunenne favarese.

La polizia di Stato, con il coordinamento del sostituto procuratore Matteo Delpini, ha iniziato ad incrociare le dichiarazioni del reo confesso con le testimonianze già acquisite - già sabato è stata sentita la moglie della vittima - ed i tabulati telefonici. 

LEGGI ANCHE: Si studiano gli spostamenti e le telefonate della vittima 

Nel magazzino di contrada San Benedetto, nella zona industriale di Agrigento - laddove è stato trovato, all'alba di sabato, il cadavere di Mattina - avrebbe dovuto essere aperta una rinvendita di auto usate con un'officina. All'interno del magazzino anonimo - visto che non c'è neanche una insegna - sono stati trovati tre furgoni e una dozzina di vetture, tutti in regola.

LEGGI IL FATTO: Omicidio nella zona industriale, favarese accoltellato

Riggio, a quanto pare, collaborava Mattina nel controllo meccanico degli automezzi. Era il palermitano che esaminava i motori e diceva a Mattina in che condizioni era la vettura, se conveniva acquistarla e se era possibile rivenderla.

Il fatto che il cadavere sia stato trovato con le gambe legate da nastro adesivo sembra avere, per investigatori ed inquirenti, un unico possibile significato: probabilmente Riggio avrebbe voluto spostare la salma ed avrebbe tentato di trascinarlo più indietro nel magazzino, nascondendolo dietro un pilastro ed alcune autovetture. 

LEGGI ANCHE: Il reo confesso: "Gli dovevo dei soldi, ha provato ad aggredirmi e l'ho ucciso"

A quanto pare, inoltre, Giovanni Riggio si sarebbe recato nella sua casa di Favara dove si sarebbe lavato e dove avrebbe cambiato gli abiti sporchi di sangue. Poi, si è diretto a Palermo dove è andato in casa dei parenti. Ed alle 4 circa - secondo quanto è stato ricostruito dalla Questura di Palermo - si è presentato al commissariato Brancaccio, portando con se - all'interno del furgone - i vestiti macchiati di sangue ed il coltello da cucina usato per colpire, ripetutamente, all'addome Giuseppe Mattina. 


 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

L'omicidio nell'officina, Riggio chiamò la moglie della vittima: "Tuo marito è con me, stai tranquilla"

AgrigentoNotizie è in caricamento