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Domenica, 28 Aprile 2024
La gestione della struttura / Lampedusa e Linosa

Migranti trasferiti in tempo record, la Croce Rossa: "Emergenza sì, collasso no dell'hotspot"

Ignazio Schintu, direttore operazioni emergenze e soccorsi della Cri: "Siamo riusciti anche a far partire, e garantire, la raccolta differenziata dei rifiuti"

"E' tornato alla normalità. Mantenendo questi ritmi, ossia il trasferimento sulla terraferma di 2.500 persone in 36 ore, si riesce a non cadere nell'emergenza". Lo ha detto, in merito all'hotspot di Lampedusa che lo scorso venerdì è arrivato ad ospitare 3.306 persone, Ignazio Schintu, direttore operazioni emergenze e soccorsi della Croce Rossa Italiana che dal primo giugno si occupa della gestione della struttura di primissima accoglienza di contrada Imbriacola. 

"Emergenza sì, ma non collasso"

Negli scorsi giorni la struttura è stata sovraffollata, ma mai al collasso. "Quando il numero dei presenti raggiunge livelli straordinari vengono adottati i protocolli tipici di Protezione civile: abbiamo aumentato i bagni, ci sono brandine per tutti, mentre gazebo e pagode vengono impiegate per il ricovero temporaneo soprattutto di bambini, donne e famiglie che hanno esigenze differenti rispetto all'uomo adulto - ha spiegato Schintu - . Abbiamo una media, a fisarmonica, di 100 persone che prestano la loro attività all'hotspot. A fisarmonica vuol dire che più sono i migranti ospiti e più sono gli operatori al lavoro. Abbiamo strutture d'élite che si occupano da un lato dell'emergenza e dall'altro degli aspetti umanitari. C'è chi si occupa di tutta la logistica, chi invece della salute dei migranti ospiti con medici e infermieri che, se serve, intervengono oltre il protocollo ordinario. Un plauso sento di farlo al ministero per il lavoro enorme e gli spostamenti immediati che sono stati fatti negli ultimi giorni". Trasferimenti che evitano anche il nascere, come accadeva in passato, di conflitti fra gli ospiti che hanno, anche sulla base della nazionalità d'origine, esigenze diverse.

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Al via anche la raccolta differenziata  

"Siamo riusciti anche a far partire, e garantire, la raccolta differenziata dei rifiuti all'interno dell'hotspot. La Croce Rossa ha una gestione che vede a 360 gradi" - ha spiegato Ignazio Schintu, direttore operazioni emergenze e soccorsi della Cri - .

Si tratta di una sorta di "miracolo" per la struttura di primissima accoglienza. "Anche questo serve a garantire dignità ai migranti che temporaneamente accogliamo, ma è anche una risposta alle richieste del sindaco di Lampedusa" - ha aggiunto Schintu - . Lo scorso novembre al Comune delle Pelagie è stato concesso, dal ministero dell'Interno, un finanziamento straordinario da 786.339 euro per far fronte ai costi di raccolta, trasporto e conferimento in discarica dei rifiuti prodotti a molo Favarolo e all'hotspot di contrada Imbriacola a causa degli sbarchi di migranti. Il Municipio si era ritrovato senza soldi nel capitolo per per far fronte a queste spese che hanno, di fatto, aumentato, per tutti gli isolani, i costi per la nettezza urbana. Adesso con il concreto avvio della raccolta differenziata anche all'hotspot, i costi non potranno che diminuire. 

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