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Domenica, 28 Aprile 2024
La crisi

Il concerto di Elettra Lamborghini spacca la giunta: assessori divisi sul contributo agli organizzatori

Mentre gli agrigentini, e non solo, attendono la performer autrice di brani come "Pem Pem", si è registrato uno strappo con larga parte dei votanti contrari alla proposta

E' stata letteralmente una "giornata di fuoco" al Comune di Agrigento in vista del concerto di Elettra Lamborghini previsto stasera, promosso da una società privata e inserito - da mesi - nel tour ufficiale della cantante.

Prima la "grande corsa" per ottenere i permessi in seno alla commissione pubblici spettacoli comunale (quella per capirci che può pronunciarsi su iniziative con un massimo di 4500 spettatori, ma chi controllerà quanti sono gli spettatori che partecipano stasera?), che sono arrivati solo intorno all'una. Poi il sindaco ha potuto occuparsi di riunire il Coc e poi ha tentato - ma invano - di riunire la Giunta. 

Tutto si è svolto intorno alle 14. L'Amministrazione era chiamata a pronunciarsi su una richiesta di contributo avanzata dagli organizzatori (inizialmente 100mila euro, poi ridotti a 30mila) avanzata nella giornata stessa del concerto, pare. Un atto portato in giunta dall'assessore Costantino Ciulla, lo stesso che si è trovato a presiedere la commissione pubblici spettacoli considerate le dimissioni dal ruolo in commissione (temporalmente sospette) dell'assessore alla Polizia locale Carmelo Cantone.

Un provvedimento che non solo partiva dall'assunto degli uffici che non ci sono soldi in cassa (nemmeno quelli della sempre utile imposta di soggiorno), ma che ha suscitato una vera e propria frattura in giunta. Le prime "schermaglie" si sono registrate nella chat di Whatsapp pare dei componenti dell'esecutivo, che hanno in larghissima parte annunciato la propria contrarietà all'idea.

Sono volate, pare, parole grosse. E alla fine, tra assenze giustificate e volontarie prese di distanza, al Comune si sono trovati solo gli assessori Ciulla, Piparo e Sollano e lo stesso sindaco. 

Una rottura plateale, chiarissima, che adesso non potrà non portare a reazioni politiche postferragostane e che parte, appunto, non solo dalla gestione di tutta la vicenda (l'ente, ad esempio, nell'ordinanza per gestire il traffico nella zona balneare, non faceva alcun riferimento al concerto che, al momento del provvedimento, non era ancora stato autorizzato) ma anche da alcune preoccupazioni concretissime sugli aspetti organizzativi. 

Certamente non può non pesare quanto avvenuto per il concerto di Giusi Ferreri, con le sanzioni emesse dalla Questura ma, anche, la decisione pubblica del sindaco di non sborsare più soldi per sostenere i costi di concerti (proposti alla giunta sempre dalla stessa parte politica) ma usare le somme anche per recuperare le condizioni di vivibilità della città.

Insomma, quanto avvenuto  non potrà non avere un peso rispetto al futuro della Giunta interessata fino a pochi mesi fa da un lungo rimpasto.

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