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Lunedì, 29 Aprile 2024
Il caso

Biblioteca di Dell'Utri nella Valle dei Templi, Arci: "Silenzio dalle istituzioni"

Nei giorni scorsi erano scesi in campo anche Legambiente e il Pd

Non si smorza la polemica sulla creazione di una biblioteca nella Valle dei Templi con una donazione di testi offerta dal senatore di Forza Italia Marcello Dell'Utri, già condannato in via definitva per concorso esterno alla mafia.

A definire oggi "discutibile", il silenzio delle istituzioni sull’ipotesi sono i vertici provinciali e regionali dell'Arci. "L’annuncio, reso pubblico in questi giorni, parla addirittura di un progetto su cui si lavora da un anno e che prevederebbe perfino l’inaugurazione in pompa magna in occasione delle celebrazioni di Agrigento capitale della cultura - scrivono -. Vogliamo sperare si tratti di una uscita improvvida dell’interessato e che nessuna delle Istituzioni culturali interessate abbia assunto scelte definitive in tal senso.  Nella Sicilia dalle mille contraddizioni, nella città scelta come capitale della Cultura, sarebbe davvero un brutto segnale affidare uno spazio pubblico culturale d’eccellenza a una persona condannata in via definitiva a 7 anni di carcere per concorso esterno in associazione mafiosa e che mai ha preso le distanze da quel passato per cui è stato condannato, proprio all’interno di quella stessa Valle ricca di storia, dove trent’anni fa risuonò l’anatema di papa Wojthila contro i mafiosi e in un territorio dove sono nati e cresciuti i giudici Livatino e Saetta, Accursio Miraglia, Vincenzo Di Salvo e tante altre vittime della mafia”.

Nei giorni scorsi già Legambiente e la deputata PD Giovanna Iacono si erano schierati contro il progetto

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