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Domenica, 28 Aprile 2024
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Festa della donna, Gero Acquisto della Uil: “Il nostro pensiero a chi scappa dalla guerra con i propri figli”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AgrigentoNotizie

"La Giornata internazionale dei diritti della donna si celebra l’8 marzo di ogni anno per ricordare sia le conquiste sociali, economiche e politiche, sia le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state e sono ancora vittime in ogni parte del mondo.
Le origini della festa della donna vengono tradizionalmente legate all'incendio di una fabbrica di camicie Cotton o Cottons, avvenuto nel 1908 a New York, durante il quale persero la vita moltissime operaie. La tradizione italiana racconta che la mimosa sia diventata la “pianta delle donne” nel 1946, quando l’UDI, Unione Donne Italiane, cercava un fiore che potesse essere regalato al sesso femminile in occasione della prima Festa delle donne del dopoguerra. La mimosa era una delle poche piante che fioriva agli inizi di marzo ed inoltre era poco costosa. Da allora è diventata anche nel nostro paese il simbolo di questa giornata".
Il segretario della Uil di Agrigento, Gero Acquisto, sottolinea come questa sia una ricorrenza che mette in evidenza come da sempre le donne abbiano dovuto lottare per ottenere pari diritti e pari opportunità.
“In questo preciso momento storico - dice Acquisto - non possiamo che pensare al destino delle donne che per sfuggire alla guerra scappano con i propri figli verso terre lontane. La situazione attuale mette a repentaglio la sicurezza delle donne che vanno e di quelle che restano, non solo per via dei bombardamenti ma per il rischio concreto di violenza che viene usata come una vera e propria arma per punire le dissidenti e per rappresaglia nei confronti della popolazione.
Questo 8 marzo 2022 sarebbe dovuto essere un giorno dedicato al protagonismo delle donne nella ripresa post pandemia ma, al dramma socio-economico cui sono state sottoposte negli ultimi due anni, oggi, si aggiunge il dramma della guerra, il cui prezzo più alto, e la storia ce lo insegna, sarà pagato dalla popolazione femminile di tutte le fasce d’età.
Come organizzazione sindacale restiamo al fianco di tutte le donne vittime di discriminazioni, sul lavoro in primis. Saremo promotori di iniziative ed interventi che siano volano di ripresa e valorizzazione del mondo femminile, certi che il valore culturale, sociale e lavorativo che le donne propongono e rappresentano sia di rilievo imprescindibile per un progresso non più rinviabile per la nostra società”.

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