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Ettari di grano a fuoco nelle terre confiscate ai mafiosi: sit-in in contrada Gibbesi

Dopo i recenti danneggiamenti le parti sociali hanno animato una marcia di solidarietà per la cooperativa Rosario Livatino

Istituzioni e parti sociali si sono strette attorno alla cooperativa “Rosario Livatino – Libera terra” e lo hanno fatto con una marcia sui terreni confiscati alla mafia che nei giorni scorsi sono stati interessati dagli incendi che hanno mandato in fumo diversi quintali di grano e legumi. I rappresentanti delle associazioni che lottano contro il racket delle estorsioni, la lega della cooperative siciliane, il cartello sociale di Agrigento formato dai sindacati Cgil, Cisl e Uil e Curia, nel condannare i vili gesti, hanno espresso la loro vicinanza al presidente della cooperativa, l'agronomo Giovanni Lo Iacono. Nella graticola di contrada Gibbesi di Naro, che alla colonnina segnava temperature superiori ai 45 gradi, presneti anche le amministrazioni comunali di Naro, Canicattì e Favara. Durante il sit-in, i primi cittadini hanno evidenziato come sia necessario ricostituire il consorzio dei comuni per la gestione dei beni confiscati. Dall'agro narese, si è discusso anche della burocrazia che frena il riscatto sociale degli stessi beni tolti alla malavita e che potrebbero invece portare sviluppo, anche economico, nel territorio.

Intimidazioni a coop "Libera terra", tutto pronto per il sit-in che urlerà "no alla mafia"

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